Il punto sulla Premier - Crollano le big, ne approfitta il City: è già mini-fuga

Si addensano le nubi sul cielo del Chelsea, che, da un mese a questa parte, è sempre più tempestoso e sempre meno Blues. I campioni d'Inghilterra in carica rimediano l'ennesima figuraccia di questo inizio di stagione, soccombendo davanti ai propri tifosi al cospetto di un Crystal Palace superlativo (momentaneamente secondo in classifica), capace, in modo particolare con Bolasie e Sako, di mettere a nudo tutti i problemi difensivi dei padroni di casa e di rovinare la giornata a José Mourinho, il quale festeggia come peggio non potrebbe la 100esima panchina a Stamford Bridge. Le giornate trascorse sono solo 4, ma le lunghezze che separano il Chelsea dalla vetta sono già 8: demerito dei londinesi, certo, ma merito anche di un Manchester City che viaggia a mille all'ora, macinando punti su punti, con grande autorità e consapevolezza nei propri mezzi. La vittima di turno risponde al nome di Watford, compagine che sino allo scorso weekend aveva collezionato solo pareggi, ma che sabato si è dovuta arrendere alla netta superiorità dei Citizens, emersa in maniera lampante soprattutto nei secondi 45', quando Sterling e Fernandinho hanno tirato fuori dal cilindro le reti decisive. Male l'altra compagine di Manchester, lo United, battuto per la terza volta consecutiva dallo Swansea, ormai divenuto autentica bestia nera per Van Gaal.

Prosegue il momento magico del Leicester City di Claudio Ranieri, uscito indenne, seppur a fatica, anche dalla insidiosa trasferta del Dean Court, dove a passare in vantaggio è il Bournemouth, fattosi poi raggiungere, nel finale, dalla segnatura su rigore di Vardy: una trasformazione importante quella dell'attaccante inglese classe 1987, che permette alle Foxes di conservare l'imbattibilità e di restare nei piani alti della graduatoria a quota 8 punti. In quinta piazza troviamo, a pari merito, Arsenal e Liverpool, formazioni che hanno vissuto un fine settimana diametralmente opposto: se i Gunners possono sorridere per il prezioso successo di misura ottenuto sul campo del Newcastle (anche grazie ad un pizzico di fortuna, che non guasta mai), i Reds sono ancora sotto shock per il clamoroso quanto pesante ko patito ad Anfield contro il West Ham, che si conferma guastafeste numero uno delle grandi. L'espulsione di Coutinho è solo una delle tante note negative della giornata per Rodgers, che farebbe bene ad avviare un'attenta riflessione sulla fragilità difensiva della sua squadra, la quale ha regalato almeno due delle tre reti del match agli Hammers.

Si allunga, intanto, l'astinenza da vittoria del Tottenham, che, tra le mura amiche, non va oltre lo 0-0 con l'Everton. Finisce in parità anche tra Aston Villa e Sunderland, le quali, tuttavia, almeno regalano agli spettatori gol (a segno anche l'ex Inter M'Vila), spettacolo, sorpassi e rimonte. Molto più noiosa/nervosa la partita del Britannia Stadium, dove lo Stoke City perde la testa e rimane in nove uomini dopo mezz'ora di gioco, compromettendo di fatto il prosieguo di match e regalando tre punti d'oro al West Bromwich. Ottiene l'intera posta in palio pure il Southampton, che, anche grazie ad una marcatura di Graziano Pellé, riesce ad avere ragione del Norwich City, regalandosi il primo sorriso stagionale.

CLASSIFICA: Manchester City 12, Crystal Palace 9, Leicester City 8, Swansea City 8, Manchester United 7, Arsenal 7, Liverpool 7, West Ham 6, Everton 5, Southampton 5, Norwich City 4, Bournemouth 4, Aston Villa 4, Chelsea 4, WBA 4, Watford 3, Tottenham 3, Stoke City 2, Newcastle 2, Sunderland 2.