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Il punto sulla Serie A - Juve, la volata è partita. Soffre la Roma, avanza il Napoli

Il punto sulla Serie A - Juve, la volata è partita. Soffre la Roma, avanza il NapoliTUTTO mercato WEB
© foto di ALBERTO LINGRIA/PHOTOVIEWS
martedì 27 gennaio 2015, 07:002015
di Raimondo De Magistris

Da +1 a +7 in tre partite. Il primo vero allungo della stagione e, perché no, quello decisivo. Nelle ultime giornate la Juventus ha notevolmente incrementato il suo vantaggio sulla Roma. Mai scavalcata al vertice della classifica, la squadra di Allegri dopo un intero girone nel quale ha dovuto fare i conti col fiato sul collo di Totti e compagni è riuscita ad accumulare un vantaggio rassicurante. Sette lunghezze, infatti, sono tutt'altro che poche se si considera che i campioni d'Italia viaggiano con una media da 2.45 punti a partita.
Per la Roma il pareggio di ieri contro la Fiorentina è quello che ha destato meno perplessità tra i cinque conquistati nelle ultime sette partite, da valutare anche la forza della viola che nel primo tempo ha girato su ritmi impressionanti e non ha chiuso la gara nei primi 45 minuti solo perché non è riuscita a concretizzare la grande mole di gioco offensivo. La squadra giallorossa, però, al di là dei meriti degli avversari ha smarrito la brillantezza di inizio stagione e negli ultimi due mesi ha pesantemente rallentato il suo cammino.
Osserva e ringrazia la Juventus. Contro un Chievo ben organizzato e tutto arroccato nella sua trequarti sono servite due magie di Paul Pogba per conquistare la 15esima vittoria in 20 partite. Impressionante la crescita esponenziale del giovane francese in grado di caricarsi la squadra sulle spalle anche in una giornata in cui sia Tevez che Vidal non hanno brillato.

Nella corsa al terzo posto vince il Napoli. La squadra di Benitez ha battuto il Genoa tra mille polemiche e ha agguantato solitaria il terzo posto. Trascinata da Gonzalo Higuain, 12 reti in 13 partite, la compagine partenopea ha conquistato la sua quarta vittoria nelle ultime cinque gare e ha messo nel mirino anche la Roma. I giallorossi sono adesso a sei punti, una distanza importante ma non oceanica se si pensa alla doppia cifra che distanziava le due squadre fino a cinque giornate fa.
Prova di forza impressionante arrivata dalla Capitale con la Lazio che ha stravinto contro il Milan. Il 3-1 finale non rende bene l'idea del dominio della squadra biancoceleste che dopo il gol in apertura di Menez ha stabilmente preso il controllo della partita. Sempre peggio i rossoneri che possono praticamente dire addio al terzo posto con largo anticipo e devono fare i conti con l'ennesima crisi tecnica. Come nel recente passato a rischiare di più è l'allenatore, già oggi Inzaghi potrebbe essere esonerato in caso di risultato negativo in Coppa Italia. A interrogarsi, però, dovrebbe essere soprattutto la società che col passare degli anni costruisce squadre sempre più povere tecnicamente.
Se il Milan piange l'Inter non ride. Parafrasando una più celebre citazione si può comprendere come anche la situazione dell'altra compagine meneghina sia tutt'altro che rosea. Ventisei punti in classifica - esattamente come il Milan - i nerazzurri a San Siro hanno dato vita al risultato più sorprendente di giornata andando ko contro il Torino. A decidere la sfida una deviazione vincente di Moretti a tempo scaduto, un risultato che penalizza oltremodo i ragazzi di Mancini rei, comunque, di aver proposto una manovra offensiva lenta e prevedibile.
Nella corsa per il terzo posto da registrare anche il pareggio di Genova tra Sampdoria e Palermo. Sotto gli occhi di Eto'o e Muriel, la squadra blucerchiata ha dato vita a una partita dai due volti. Nel primo dominio totale, nella ripresa atteggiamento insolitamente passivo che ha portato i rosa a un passo dalla vittoria.

In zona salvezza si rilancia il Cesena. Nella sfida tra ultime ha avuto la meglio la squadra di Di Carlo contro un Parma che ha cominciato a scavare dopo aver toccato il fondo. La rescissione del contratto di Antonio Cassano è l'ultimo episodio di una stagione maledetta, di un campionato che molto difficilmente avrà un epilogo diverso dalla retrocessione.
Torna al terzultimo posto il Chievo Verona che deve fare i conti col buon momento del Cagliari. La squadra di Zola ha conquistato sette punti nelle ultime tre gare e ha raggiunto in classifica anche l'Empoli, squadra sconfitta dall'Udinese in uno dei due posticipi del lunedì.
Chiosa finale sull'Hellas Verona e sul primo gol in campionato di Javier Saviola. L'attaccante argentino ha trovato la sua prima rete in Serie A in una partita particolarmente delicata, quella che ha permesso ai gialloblu di evitare il sorpasso dell'Atalanta e portarsi a +6 sulla zona retrocessione. Andrea Mandorlini può tirare un sospiro di sollievo.

LA CLASSIFICA - Juventus, 49; Roma 42; Napoli 36; Lazio 34; Sampdoria 34; Fiorentina 31; Genoa 28; Palermo 27; Udinese 27; Inter 26; Milan 26; Sassuolo 25; Torino 25; Hellas Verona 24; Atalanta 20; Empoli 19; Cagliari 19; Chievo Verona 18; Cesena 12; Parma 9.

Parma -1 punto, mancato pagamento dell'Irpef a fine 2013.