Il sonnifero di Conte: forse è il Chelsea a essere sopravvalutato?

L'anno scorso il Chelsea di José Mourinho e Guud Hiddink, due mostri sacri della panchina, entrambi vincenti e vincitori, è arrivato al decimo posto della classifica. Cinquanta punti, trentuno in meno del Leicester fiero capolista dell'anno più pazzo di sempre. Ventuno rispetto a quelli dell'Arsenal, secondo (e beffato) con moltissimi rimpianti a causa di un'annata che poteva essere finalmente quella giusta. In questo senso sembrerebbe che i Gooners siano molto più forti dei rivali concittadini, sebbene poi rimangano gli stipendi, gli scontri diretti, forse una bravura interiore da parte di campioni.
Conte che perde 3-0 contro l'Arsenal è un risultato fragoroso per come è arrivato, con tre gol nei primi quarantacinque minuti e la possibilità di prendere l'imbarcata. "Non riesco a dormire", ha spiegato Antonio Conte dopo gli schiaffi presi all'Emirates.

Il problema è che la rosa dei Blues non è cambiata praticamente dalla scorsa stagione, aggiungendo sì Kanté, ma è pur sempre l'unico titolare in un undici che è arrivato decimo. Certamente un posizionamento che non rendeva giustizia prima, ma è pur sempre una cartina tornasole di quello che il Chelsea è: tanti buoni, se non ottimi, calciatori, ma non dei fenomeni assoluti, togliendo Eden Hazard, capace di accendersi e cambiare gli equilibri. Ultimamente sempre meno spesso.
Così Conte avrebbe bisogno di un sonnifero per dimenticare (e magari dormire in questi giorni) un terribile incubo. Con un'idea che aleggia: può il Chelsea essere talmente sopravvalutato da non lottare nemmeno per la zona Champions?