Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Il tempo di un'ultima sigaretta

Il tempo di un'ultima sigarettaTUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
giovedì 6 ottobre 2016, 21:452016
di Marco Conterio

Fumo di Roma. E' il colore degli affari di Walter Sabatini. L'uomo che ama le bionde tra i denti, che legge Garcia Marquez. Quello dei suicidi d'ogni giorno, del sesso disperato. Walter Sabatini è stato centro nevralgico del mercato della Roma. Dei suoi rapporti, delle sue idee, dei suoi errori, dei suoi colpi di genio, delle sue intuizioni. Sabatini è sempre stato il deus ex machina delle trattative giallorosse. Nelle grandi cessioni, nei talenti scoperti, negli acquisti sbagliati. Quello che s'è lasciato sfuggire talenti italiani e che ne ha pescati altrettanti in Sudamerica. Walter Sabatini è sempre stato profondo intenditore di calcio e di calciatori. Uomo di mercato duro, tosto.

Che a Roma s'è fatto amare, odiare, attaccare. Ha preso Manolas e Yanga Mbiwa. Stekelenburg, Cole e Gervinho. Nainggolan, Benatia e Ucan. Digne ed Emerson Palmieri. Ha azzeccato colpi e steccato affari. Oggi saluta Roma, rescindendo consensualmente. Domani lo farà a microfoni accesi, con una sigaretta tra i denti. Fumo di Roma. E' il colore dell'addio di Walter Sabatini.