Il Valencia compra Cristiano Ronaldo
Potrebbe essere un conflitto d'interessi enorme. In realtà è solo un'operazione da mercato globalizzato, una scelta dove tutte le parti ne escono soddisfatte, perché il volume d'affari spostato da Cristiano Ronaldo è monumentale. Peter Lim lo sa benissimo e, nonostante sia il patron del Valencia (dopo averne acquistato il 100% la scorsa estate), ha deciso di rilevarne i diritti di immagine per il mercato asiatico. Sessantadue anni, un patrimonio esagerato - una delle persone più ricche di Singapore per 1,6 miliardi di dollari - e i diritti del portoghese per le prossime sei stagioni, promuovendone l'immagine in un mercato grandioso come quello del sudest asiatico.
La controllata Mint Media potrà quindi gestire una parte di quel 40% che Cristiano Ronaldo destinerà all'Asia: i suoi diritti, infatti, sono divisi in tre, il 20% a Jorge Mendes e il 40% al Real Madrid. Una industria vivente, con un fatturato superiore ai 50 milioni di euro a stagione (in netto crescendo). Anzi, nel 2015 il tre volte pallone d'oro riuscirà a raggiungere i 71, terzo sportivo dietro Floyd Mayweather e Manny Pacquiao.
Certo, è divertente notare come Cristiano Ronaldo sarà, almeno in parte, rappresentato dal presidente di un'altra squadra di calcio. Ambiziosa, che prova a ritornare ai fasti di fine millennio scorso, quando con Benitez vinse due Liga, mentre con Cuper rischiò di alzare la Champions League. Erano i tempi di Mendieta e di Claudio Lopez, di Ayala e di Angloma. Sembra un secolo fa, perché il Valencia per parecchi anni ha avuto grossi problemi finanziari, completamente azzerati dalla gestione Lim. Spendaccione in maniera oculata, dopo avere recuperato parte dell'investimento aprendo le porte con Cristiano Ronaldo.