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Inter, che mediana: due sicuri, uno in ritardo e il grande ballottaggio

Inter, che mediana: due sicuri, uno in ritardo e il grande ballottaggio
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
venerdì 20 gennaio 2017, 08:302017
di Francesco Fontana
fonte Dall'inviato a Milano

Abbondanza, soprattutto a centrocampo. E che abbondanza. Non sara per nulla facile per Stefano Pioli trovare la mediana migliore, cercando al contempo di non scontentare nessuno. A Palermo la prima occasione in cui si dovranno fare delle scelte nette, in un 4-2-3-1 in cui giocoforza non troveranno posto tutti i centrocampisti nerazzurri. Due, infatti, saranno gli esclusi 'eccellenti'.

Panchina quasi scontata per Ever Banega, al momento opzione alternativa per il tecnico di Parma, mentre sembrano sicuri del posto Roberto Gagliardini e Geoffrey Kondogbia, schierati titolari anche in Coppa Italia contro il Bologna nel match di martedì sera. Sorprese permettendo, contro i rosanero di Eugenio Corini sarà replay, nonostante la diffida del numero 7. Giusto insistere con questa coppia, soprattutto per quest'ultimo, che nell'ultimo periodo ha mandato dei segnali confortanti.

Poi il ballottaggio più grande, quello più difficile: Joao Mario o Marcelo Brozovic? Non c'è un titolare, sono entrambi importantissimi. Sarebbe sbagliato considerarli uno l'alternativa dell'altro, e viceversa. Questo, però, potrebbe essere un dualismo che si presenterà con regolarità nella seconda parte di stagione, a meno che Pioli non decida di rinunciare dall'inizio a Kondo, arretrando di conseguenza l'ex Sporting Lisbona (la 'zolla' migliore resta comunque quella di mezzala destra) sulla linea dei centrocampisti, per poi dar spazio al croato sulla trequarti.

Dettagli tecnici, soprattutto tattici. Starà ora all'allenatore nerazzurro risolvere questo tanto affascinante quanto complicato rebus. Una dura sfida interna che però spiega la profondità della rosa attuale. In difesa Jeison Murillo se la vedrà con Gary Medel, in mezzo sarà duello tra Joao e Brozo. In fin dei conti questo è il 'brutto', ma soprattutto il bello delle grandi squadre.