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Inter, dopo Coutinho tocca a Shaqiri: alla Pinetina hanno (troppa) fretta

Inter, dopo Coutinho tocca a Shaqiri: alla Pinetina hanno (troppa) frettaTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
lunedì 10 agosto 2015, 19:192015
di Ivan Cardia

Nel giorno che potrebbe segnare l'addio di Xherdan Shaqiri all'Inter, Philippe Coutinho manda un promemoria all'Inter e ai suoi tifosi che si siano trovati a vedere gli highlights dell'ultima giornata di Premier League. Un gran tiro da fuori area, uno screamer come lo chiamano oltre Manica, del brasiliano ha consentito al Liverpool di battere lo Stoke City, guarda caso proprio la prossima squadra, salvo sorprese, di Shaqiri. L'ultima perla di un'avventura in red iniziata nel gennaio del 2013, quando il Liverpool lo ha prelevato dall'Inter per 10 milioni di euro più 3 di bonus, qualcosa in meno di quanto oggi i nerazzurri si preparano ad incassare dai Potters per l'ex Bayern Monaco. Cifre simili, età diverse, perché il brasiliano venne ceduto a nemmeno 21 anni, mentre lo svizzero dovrebbe salutare a 24 anni da compiersi a breve, come diverse sono le situazioni: Coutinho era ancora un giovane prospetto, pieno di taleno ma ancora incapace di dimostrarlo appieno, Shaqiri è arrivato da calciatore quasi affermato, in teoria senza bisogno di dimostrare alcunché. Il tutto, però, con un'analogia: in entrambi i casi, la società meneghina non ha voluto aspettare la piena maturazione o il pieno ambientamento.

Cou è arrivato con le stimmate del futuro campione, ha avuto a sua disposizione tre stagioni, intervallate da quella ottima all'Espanyol, ma parliamo di un giocatore che è arrivato i nerazzurro subito dopo aver raggiunto la maggiore età, ragion per cui avrebbe forse meritato più tempo, come poi ha dimostrato ad Anfield. Shaq, viceversa, ha avuto appena sei mesi, senza aver svolto la preparazione estiva con i compagni e dopo averne trascorsi altrettanti a prendere polvere, o quasi, in Baviera. Logico che entrambi avessero bisogno di più tempo, per un verso o per l'altro, che l'Inter non ha voluto concedere: nel caso del brasiliano, qualcuno si potrebbe essere già pentito, in quello dello svizzero, chissà che non debba farlo.