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Inter, GL Rossi: "Oltre la siepe del mercato..."

Inter, GL Rossi: "Oltre la siepe del mercato..."TUTTO mercato WEB
mercoledì 3 settembre 2014, 07:122014
di Redazione TMW.
fonte gianlucarossi.it

Devo dire che questa volta sono rimasto sorpreso. Per due motivi. Il primo è il mancato arrivo di una punta, ovviamente, il secondo è sulla reazione, complessivamente composta, sull'approdo in extremis di Giacomo Bonaventura al Milan. Comincio dalla punta. Prestati Alvarez e Botta, era ovvio che un quarto attaccante dovesse arrivare davvero, ma in società hanno confidato troppo - ed è la seconda volta - sul fatto che Guarin alla fine si rassegnasse alla circostanza che la Juventus non lo voleva più perché, a parte la finestra di mercato di gennaio, la società bianconera, a quanto mi risulta, ha cambiato presto idea sul colombiano. Fredy Guarin tra gennaio e quest'estate ha rifiutato almeno cinque società, altre tre le ha rifiutate l'Inter per via della formula proposta. E' evidente che adesso Fredy Guarin debba essere immediatamente 'ranocchiato', ossia pienamente recuperato alla Ranocchia. Non ha voluto andar via e se ostina ad avere atteggiamenti in campo tipo il brillante retropassaggio col Livorno a Emeghara, finito tra l'altro svincolato, sarà il primo a perderci per la sua carriera, visto che i grandi club ai quali lui è convinto di interessare saranno sempre meno. All'Inter, a questo punto, converrebbe, utilizzarlo come attaccante aggiunto, adattandolo al ruolo della quarta punta mai arrivata proprio per penuria di contanti causata proprio dalla penuria di offerte per la cessione definitiva proprio di Guarin. Quanto al mancato arrivo di Bonaventura, non ho visto tifosi disperati, forse perché ancora oggi, non si è ben capito perché l'Inter cercasse Bonaventura quando aveva e ha bisogno di un altro tipo di giocatore, un vero attaccante di riserva. E Bonaventura non lo è. Intendiamoci, io non sono tipo da volpe e uva: a me l'arrivo di Bonaventura, che considero un bel giocatore, avrebbe comunque fatto piacere, anche per via della nuova filosofia di guardare finalmente pure ai talenti del nostro campionato, ma da questo punto di vista con Ausilio probabilmente di Bonaventura ne avremo altri. Sul Bonaventura Giacomo finito al Milan, non registro quindi suicidi tra i tifosi interisti ed è sorprendente, perché di solito per molti dei nostri, facilmente condizionabili perfino dal primo che passa per la Tv, quello che fanno gli altri è sempre fantastico e quello che fa l'Inter fa sempre schifo! Invece stavolta sono in molti ad osservare acutamente che Fredy Guarin, una volta smontatagli e rimontatagli la testa, dovrebbe per ora essere ancora in grado di far meglio di Jack Bonaventura. Vedremo. Il Milan per prendere Bonaventura ha sacrificato Cristante, l'Inter non è riuscita a vendere Guarin.

Amen. Come sempre nel calcio, ride bene chi ride ultimo: sono altri i derby che m'interessa vincere e i tre giorni del Condor negli ultimi anni sono stati più che altro i giorni del piccione, visto che hanno prodotto anche Amantino Mancini, Silvestre, Poli, Muntari e Balotelli, gente, il cui addio all'Inter, non vogliatemene, non mi è poi tanto spiaciuto. Quel che mi fa ridere è che si è preso a badilate per anni Marco Branca, talvolta legittimamente, ma sull'altra sponda del Naviglio molti scarti dell'Inter sono stati e vengono proposti come titolari. Inadeguati.
Continuo in ogni caso a non capire perché non si sia andati a fondo su Biabiany, che forse sarebbe arrivato pure in prestito e che mi pareva più utile. Su Lavezzi in realtà c'era solo l'idea del prestito, sempre rifiutata dal PSG. Io non ci ho mai creduto veramente.
E ora un paio di cosine sui Kovacic e Icardi. Con Palacio, Hernanes e Handanovic, i due baldi giovanotti hanno subito sostituito il pokerissimo degli incedibili della nuova Inter di Thohir. Soprattutto a loro due si è guardato fin dalla prima ora come il fulcro attorno al quale costruire la squadra del futuro. Per carità, solo in Italia la prima giornata viene già vista come l'ultima se le cose non girano subito per il verso giusto e non c'è alcuna bocciatura definitiva, ma è certo che l'esordio in campionato a Torino dei due ragazzotti non ha proprio convinto. E se Icardi può prendersela col modulo che lo ha visto solo contro tutti per quasi un'ora, finché non è entrato Osvaldo a dargli man forte, per Kovacic invece, attesissimo dopo la tripletta allo Stjarnian non vi sono alibi. La posizione del croato era la stessa della gara con gli islandesi, ma lui si è defilato, non ha mai davvero cercato né l'imbucata né tantomeno il tiro in porta. Ovvio quindi che per entrambi tornino adesso i dubbi sulla loro reale consistenza il casa Inter, visti i 23 milioni di euro complessivi spesi per averli entrambi e visto che al primo avversario ostico, né uno né l'altro han fatto la differenza. Il campionato, grazie al cielo, non finisce 90 minuti e ci sarà tutto il tempo di rivedere giudizi e commenti, ma è lecito attendersi da entrambi la dimostrazione pratica di poter essere davvero il tandem in sella al quale rilanciare l'Inter.