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Inter, i quattro motivi che hanno spinto Moratti alle dimissioni

Inter, i quattro motivi che hanno spinto Moratti alle dimissioniTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
venerdì 24 ottobre 2014, 08:582014
di Raimondo De Magistris

Sull'edizione odierna della Gazzetta dello Sport viene ricostruita la storia di Massimo Moratti da presidente onorario dell'Inter e vengono spiegate le motivazioni che hanno portato alle sue dimissioni nella giornata di ieri. Tanti i fattori che hanno spinto l'ex patron nerazzurro a uscire dall'organigramma del club, diverse situazioni che non gli sono andate giù e sono culminate in una decisione fulminea resta nota a a Thohir direttamente tramite il comunicato apparso sul sito del club.

1) Moratti s'è letteralmente infuriato per le parole di Michael Bolingbroke dopo l'assemblea dei soci. Il nuovo dirigente nerazzurro ha apertamente parlato in conferenza stampa di una precedente gestione economica del club disastrosa, confermando quindi le idee che avevano i nuovi dirigenti e che serpeggiavano già da diversi mesi. Moratti, infatti, già in estate aveva chiesto di evitare commenti pubblici sulla gestione precedente. E invece così non è stato.

2) Perché Thohir non ha rinunciato? Questa la domanda a cui Moratti non riesce a dare una spiegazione. Se il nuovo presidente crede che la situazione economica del club sia disastrosa non si capisce perché l'abbia acquistato, anche perché prima di fare il passo decisivo ha spulciato i libri contabili per sette-otto mesi. In realtà, quello messo a segno da Thohir è stato un grande affare visto che - a parte i 75 mln iniziali e i 22 di finanziamento - il tycoon indonesiano ha ottenuto un mega prestito da 230 mln per finanziare le perdite. Ed è stato lo stesso Thohir a chiedere a Moratti di restare.

3) A Moratti non è piaciuto per nulla il modo in cui è stata trattata la vecchia guardia. Più che il cambio generazionale all'ex presidente non sono piaciute le modalità con cui cinque icone come Cambiasso, Cordoba, Milito, Samuel e Zanetti e 40 dipendenti sono stati accantonati.

4) Infine, l'allenatore Walter Mazzarri. Il rapporto tra Thohir e l'ex presidente aveva preso una brutta piega già in estate. Moratti era rimasto in società col ruolo di grande saggio, ma proprio questa estate - quando era giunto il momento di decidere del futuro di Walter Mazzarri - questo ruolo è venuto meno. Moratti aveva detto a Thohir di temporeggiare sul rinnovo e proprio due giorni dopo questo consiglio è arrivato l'annuncio del nuovo contratto siglato dal tecnico toscano fino al 2016.