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Inter, Icardi e la Cina: tra gol, clausole ed offerte (da record) rifiutate

Inter, Icardi e la Cina: tra gol, clausole ed offerte (da record) rifiutateTUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
martedì 17 gennaio 2017, 07:152017
di Gianluigi Longari

Se l’Inter sta riuscendo a ritrovare come proprie le dinamiche di alta classifica, gran parte del merito è del suo capitano Mauro Icardi. L’attaccante Rosarino si sta inserendo con una media realizzativa nel gotha degli attaccanti della storia del club milanese, al punto da vedere il suo nome accostato in maniera più che lecita a quelli di fuoriclasse del calibro di Ronaldo, Vieri e Zlatan Ibrahimovic. Proprio come questi tre mostri sacri, infatti, anche Icardi ha raggiunto il complicato obiettivo di centrare quota 15 reti in campionato per la terza stagione di fila, giustificando il rinnovo che l’Inter gli ha fatto firmare in estate ed incentivando i milanesi a non ascoltare proposte che lo vadano a riguardare.
A proposito di ciò, è opportuno fare chiarezza. In primo luogo sulla volontà rispedita al mittente di portarlo in Cina da parte di Fabio Cannavaro. Il pour parler con il Tjanin è morto sul nascere, nel momento in cui gli agenti del ragazzo hanno voluto chiudere a questa possibilità senza nemmeno coinvolgere il club la cui risposta sarebbe comunque stata scontata.

“No, grazie”. La proposta di ingaggio sarebbe stata nell’ordine dei 35 milioni di euro a stagione, non esattamente bruscolini.
Capitolo clausola: anzitutto i 110 milioni validi solo per l’estero avranno validità solo in estate e non nella sessione in corso. In secondo luogo va specificato che a differenza del caso Higuain dell’agosto 2016 la cifra suddetta dovrebbe essere pagata per intero e in un’unica soluzione, in un lasso di tempo compreso tra il primo di luglio ed il 15 di luglio del 2017. Uno scenario difficile da maneggiare, che rischia di diventare ancora più complicato per i club acquirenti se la proprietà dell’Inter dovesse decidere di proporre un nuovo rinnovo al suo capitano entro la fine del campionato, aumentando l’ingaggio in maniera sostanziale ed eliminando l’opzione legata alla clausola rescissoria.
Un sacrificio importante, che testimonierebbe da un lato la rinnovata ambizione dell’Inter nella propria volontà di tornare ai massimi livelli, dall’altro andrebbe a premiare il rendimento di un attaccante che sta dimostrando con i fatti, domenica dopo domenica, le sue qualità ed il suo troppo spesso discusso attaccamento alla maglia. La maniera per dimostrarlo scelta da Icardi, è inequivocabilmente quella giusta.