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Inter, il testamento di mister Frank

Inter, il testamento di mister FrankTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 26 ottobre 2016, 07:152016
di Gianluigi Longari

E così si è arrivati al match senza possibilità di appello. La gara di questa sera contro il Torino sarà ad ogni modo decisiva per decifrare il futuro di Frank de Boer e conseguentemente dell'Inter, prossima all'ennesima rivoluzione tecnica di un lustro da dimenticare dal punto di vista delle scelte e dei risultati. Una tematica particolarmente scottante, che lo stesso tecnico olandese ha coraggiosamente sollevato in quella che ha tutto l'aspetto di rappresentare la sua ultima conferenza stampa della parentesi italiana della sua carriera. Sollecitato sul suo possibile esonero, de Boer ha a grandi linee lasciato intendere che se una società così blasonata come l'Inter non trova risultati da così tanto tempo è evidente che le risposte siano da ricercare altrove, non certo nel nome di chi siede in panchina.

Un discorso particolarmente diretto, che non può cadere nell'indifferenza. Pur sottolineando le differenze che sono occorse a cavallo tra i cambi di tre proprietari, è evidente che dall'Inter sarebbe stato lecito attendersi qualche cosa in più, ma è altrettanto lampante che l'organizzazione societaria così come la vediamo oggi sia a dir poco deficitaria. Anche per questo l'opinione pubblica più diffusa tra i sostenitori nerazzurri sembra quella di proseguire questo corso targato de Boer nella speranza di poter dare finalmente continuità ad un progetto, senza l'ormai solito assillo di cambiare tanto per farlo riaprendo discorsi triti e ritriti sulla necessità di tempo per trovare una quadra e quant'altro.
Con tutto il rispetto per l'enormità del professionista Blanc e per tutti gli altri profili accostati di recente ai colori nerazzurri, sembra davvero evidente a tutti che il problema, per una volta, vada risolto in una maniera diversa. Torino permettendo.