Inter, la base è Icardi: i motivi per i quali non deve muoversi
Da qualche giorno impazza sui media britannici la notizia che vorrebbe l'Arsenal di Wenger come l'ultima delle tante pretendenti al cartellino di Mauro Icardi. Una sequenza di interessamenti illustri che ha visto susseguirsi diversi tra i nomi dei club più importanti del continente, e che ha sempre avuto come risposta univoca il "No, grazie" da parte dell'Inter. Un diniego che nasce da svariate considerazioni: innanzitutto dal valore intrinseco di uno degli attaccanti più prolifici del globo in relazione a quella che è la sua età.
In seguito per l'appeal mediatico di un personaggio a tutto tondo, cui l'Inter a suo tempo contese la possibilità di gestione dei diritti di immagine per dare l'idea di quanta rilevanza possa avere questo aspetto per l'universo nerazzurro della nuova era. E poi per un biglietto da visita importante da parte di un nuovo gruppo di investitori che ha intenzione di riportare i colori dei milanesi ai livelli contemplati dal blasone del club che rappresentano, e che necessariamente non può presentarsi con la cessione del calciatore più rappresentativo della rosa di Mancini. Nessun dubbio da questo punto di vista, anche a fronte di offerte particolarmente importanti a livello economico, come testimoniato in maniera piuttosto chiara anche dalle mosse di mercato sin qui messe a segno.