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Inter, Miranda insegue... il vero Miranda. Per la rincorsa molto passa da qui

Inter, Miranda insegue... il vero Miranda. Per la rincorsa molto passa da qui
© foto di Federico De Luca
giovedì 1 dicembre 2016, 07:152016
di Francesco Fontana

Alla ricerca del solito Joao Miranda. L'Inter guarda alla trasferta di domani sera contro il Napoli con leggero ottimismo, perché la vittoria contro la Fiorentina ha significato molto, moltissimo dal punto di vista del morale, oltre che per la classifica, ma nonostante i tre punti la squadra nerazzurra ha palesato i soliti limiti, anche psicologici, continuando a far terribilmente fatica dal punto di vista difensivo. E il problema non riguarda solo i quattro interpreti del reparto, bensì l'intera squadra. Perché la fase di copertura coinvolge la maggior parte degli undici in campo, spesso anche gli attaccanti se questi dimostrano una buona abnegazione in fase di non possesso. Detto ciò, una considerazione specifica va fatta per il centrale della Nazionale brasiliana.

Per il big match del 'San Paolo' Stefano Pioli si augura infatti di vederne la versione migliore, perché l'interprete più forte del reparto in questa prima parte di stagione non ha replicato gli standard dell'anno scorso, quando con Jeison Murillo ha formato una delle coppie più solide in circolazione, soprattutto nei primi mesi. Ma ultimamente, complice anche l'anno in più sulla carta d'identità (classe '84 di Paranavaí), le cose non sono andate nello stesso modo.

Un grosso problema per l'Inter, considerando lo status del profilo in questione. In suo sfavore ha giocato l'atteggiamento tattico tenuto dalla squadra con Frank de Boer, il quale ha sempre preteso che difesa e centrocampo giocassero almeno 10-15 metri più avanti rispetto al solito, con l'obiettivo di fare la partita e di non subirla. Ma per un'Inter in costruzione e con pochissimo tempo a disposizione per poter lavorare è stato difficile, e i risultati negativi e l'esonero dello stesso tecnico olandese lo testimoniano.

Un esonero che ovviamente non può coinvolgere anche i calciatori, che spesso e volentieri garantiscono un certo tipo di rendimento proprio in base a questo: l'atteggiamento generale. E Miranda è stato una delle vittime delle novità introdotte da FdB. Non velocissimo di suo, ha pagato a caro prezzo certe direttive, con l'Inter costretta a subire in contropiede e a concedere spazi letali all'avversario. Certamente non l'ideale al netto delle caratteristiche dell'ex difensore dell'Atletico Madrid. Giocatore più di posizione che fisico.

Ora con Pioli le cose sembrano cambiate, nonostante la strada sia ancora molto lunga. Tentativo di avere i reparti più vicini tra di loro, obiettivo di arrivare a un sufficiente equilibrio e importanza anche alla fase difensiva, anche a costo di dover subire per poi ripartire. Sicuramente una buona notizia per Miranda, che ora dovrà inseguire... il vero Miranda. Proprio quel leader di classe che ha impattato alla grande nella scorsa stagione. Per raggiungerlo magari già a Napoli. Pioli ne sarebbe ovviamente contento. Perché il 'San Paolo' rappresenta un altro, fondamentale incrocio per la rincorsa Champions.