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Inter, una rivoluzione con peccato originale: il rimpianto è già scritto

Inter, una rivoluzione con peccato originale: il rimpianto è già scritto
mercoledì 16 aprile 2014, 16:322014
di Gianluigi Longari

La rivoluzione avanzata che si prospetta in casa Inter lascia spazio ad interpretazioni e valutazioni che risulteranno decisive per la costruzione di un progetto certamente interessante, ma inevitabilmente condizionato da lati ancora da definire.
Diego Milito se ne andrà, e questo è un dato di fatto inoppugnabile come confermato dalle parole del presidente del Racing e soprattutto dalle ultime decisioni di Walter Mazzarri. Chi tuttavia pensasse, peraltro più che lecitamente, ad una totale investitura nei confronti del nuovo trascinatore nerazzurro Mauro Icardi potrebbe però restare deluso. Alcune voci incontrollate raccontano di un forte interesse da parte dell'Atletico Madrid nei confronti dell'italo argentino, in una potenziale operazione che porterebbe ad Appiano Gentile la promessa del Real Madrid Alvaro Morata. A prescindere dalle valutazioni legate al centravanti spagnolo, certamente uno dei prospetti più interessanti del panorama continentale, stupisce la possibilità che l'Inter possa anche solo pensare di trattare Icardi con l'Atletico Madrid.

Non tanto per l'entità dell'offerta, ancora da stabilire, e nemmeno per il rendimento comunque mostruoso in relazione alla media realizzativa palesato sin qui dal numero nove interista. Ciò che lascia perplessi è piuttosto la superba lungimiranza dei colchoneros nella scelta del loro centravanti nell'ultimo lustro. Una squadra che ha messo in evidenza al di là della propria guida tecnica, la capacità di scegliere quello che di lì a poco sarebbe poi diventato il miglior bomber d'Europa. A partire dal Kun Aguero che facendo coppia con Forlan ha sottratto all'Inter la possibilità di conquistare la sua prima Supercoppa Europea, passando per El Tigre Radamel Falcao venduto realmente a peso d'oro al Monaco, sino ad arrivare a Diego Costa promesso sposo del Chelsea in vista dell'anno prossimo. Il pensiero che Icardi possa essere il prossimo aumenta i possibili rimpianti e suggerisce di tenersi stretto un patrimonio che buona parte d'Europa sta iniziando ad invidiare ad una nobile decaduta che ha tanta voglia di ritornare grande.