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Inter, Vidic: "Per lo Scudetto è ancora presto. Gli arbitri in Italia..."

Inter, Vidic: "Per lo Scudetto è ancora presto. Gli arbitri in Italia..."TUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
sabato 20 settembre 2014, 13:412014
di Cristina Guerri
fonte fcinternews.it

Nemanja Vidic risponde alle domande dei giornalisti presenti ad Appiano Gentile.

Che Inter vedremo a Palermo dopo le vittorie contro Sassuolo e Dnipro?
"Bello avere vinto, abbiamo pareggiato la prima. Stiamo vincendo parecchie partite di fila, adesso vogliamo fare bene anche a Palermo".

Che idea ti sei fatto della Serie A? Può lottare per lo scudetto l'Inter?
"Chiaro, devo ancora adattarmi. Devo conoscere tutto, non è la stessa cosa rispetto alla Premier. Devo adattarmi anche agli arbitri, per gli obiettivi è ancora presto. Pensiamo partita per partita, l'obiettivo è la Champions League".

Ti hanno fornito ulteriori dettagli sul modo di arbitrare dei direttori di gara italiani?
"Ho notato le differenze rispetto a prima, ma dobbiamo considerare anche i giocatori che non rendono il lavoro degli arbitri molto facile. In Premier i giocatori aiutano i direttori di gara, quindi devo adattarmi sia a loro che agli avversari. Ho parlato con l'addetto agli arbitri dell'Inter e spero di capire al meglio nel minor tempo possibile".

Ti senti un punto di riferimento per i più giovani?
"In questo caso devo parlare di tutti, ci sono tanti giocatori esperti, sia nel modo di allenarsi che nel comportamento fuori dal campo. Dovremmo cercare di raggiungere gli obiettivi, ma lavorando insieme potremo farcela".

Hai trovato similitudini tra Ferguson e Mazzarri?
"Credo che la più importante sia avere a livello di squadra una bella atmosfera. Tatticamente a Manchester giocavamo con il 4-4-2 o 4-5-1, qui è diverso".

Come procede l'adattamento alla difesa a tre?
"Stiamo lavorando duramente, ma devo dire che per ora mi sento a mio agio. Spero di mostrarlo anche a Palermo. E' tutta la squadra che difende bene. Dietro dimostriamo affidabilità".

Come giudichi Stankovic vice di Stramaccioni? Ti piacerebbe essere allenato da lui?
"Ho visto Deki contro il Sassuolo. E' davvero contento di fare l'allenatore, ha lavorato con persone importanti. Io spero di finire la mia carriera per poi diventare allenatore professionista in futuro".

Come hai reagito quando hai saputo dell'interessamento dell'Inter?
"Ero molto eccitato quando mi hanno informato dell'Inter. Altre volte ho avuto la possibilità di venire in Italia, ma questo era il momento giusto per venire in Serie A. Quando sono arrivato all'Inter mi hanno accolto tutti alla grande, anche se i primi giorni sono stati strani".

FCIN - E' vero che il Manchester ha cercato di trattenerti anche dopo aver firmato con l'Inter?
"Io avevo già deciso di venire all'Inter, mi sono lasciato bene con lo United. Non hanno cercato di tratternermi dopo la firma".

FCIN - Sarà più facile arrivare alla Champions tramite la Serie A o la vittoria in Europa League?
"Entrambe le situazioni andrebbero bene. Dobbiamo pensare partita dopo partita. Dopo la sosta vogliamo proseguire nel migliore dei modi".

In Italia c'è la tendenza a simulare. Credi che questa mentalità sia un aspetto del calcio italiano da cambiare?
"Per quanto mi riguarda non sono venuto qui per cambiare. Se mi chiedi cosa preferisco dico che il modo di giocare della Premier è meglio per me. Un fallo può succedere, una volta lo subisci e l'altra lo commetti. Il ritmo di gioco, legato alle situazioni, potrebbe essere cambiato per rendere il gioco più veloce e piacevole".

Sulla difesa che nelle prime uscite stagionali non ha ancora subito gol, il classe '81 conclude: "Penso che sia importante mostrare la solidità difensiva, anche per gli attaccanti che in questo modo possono avere meno pressioni. Non sarà facile continuare così, la cosa più importante è vincere, ancor di più di mantenere la porta inviolata".