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Inter, Zanetti: "Il mio rapporto con Moratti va al di là del calcio"

Inter, Zanetti: "Il mio rapporto con Moratti va al di là del calcio"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 16 ottobre 2013, 22:332013
di Simone Lorini

Intervistato da SkySport24, il capitano dell'Inter Javier Zanetti ha parlato nel giorno del passaggio di consegne tra il presidente Massimo Moratti e Erick Thohir, un giorno in cui lui è rientrato in gruppo e il presidente è passato dalla Pinetina, dove ovviamente si sono incontrati: "Ci siamo salutati, lui ha detto che non cambia niente. Solo che sarà affiancato da un gruppo di persone che apriranno uno sviluppo importante per la società. Rimane presidente? Non lo so, ma so che lui rimane con la sua quota e coi sentimenti che lo legano a questa società".

Quando ho visto il presidente più felice e quando più arrabbiato?
"Ogni volta che arrivava una conquista o una vittoria importante si vedeva che il pensiero suo era di rendersi conto che insieme avevamo fatto qualcosa di importante. La notte di Madrid rimarrà per tutti noi la notte più importante. In passato, invece, quando le cose non andavano bene, tutti noi, non solo lui ci sentivamo di dover affrontare tantissimi problemi da tutte le parti. Però anche in quei momenti lui è sempre stato corretto e puro, nonostante le critiche anche ingiuste che gli arrivavano addosso".

Il tuo rapporto con lui?
"Il nostro rapporto non è quello classico tra capitano-presidente, va al di là di questo, è un rapporto umano importante, anche con la sua famiglia. E' un presidente che prova sentimenti veri e nel mondo del calcio è raro trovarne così. Gli sono stato di sostegno dopo il derby perso 6-0, ci siamo sentiti per telefono e abbiamo trovato la forza per ripartire che, forse, è anche stata sempre la forza della nostra famiglia costruita con lui".

L'immagine di te abbracciato a Moratti è abbastanza indicativa del vostro rapporto
"E' una immagine che anche io quando lo guardo mi commuovo, in quel caso mi stava spiegando come stava procedendo la trattativa e io gli ho detto che sarei stato a disposizione della società".

Il ricordo del primo giorno?
"Ricordo che c'era un temporale, una pioggia pazzesca. Mi hanno portato al suo ufficio e lì ho conosciuto questa grandissima persona e non pensavo che gli sarei rimasto al fianco così tanto tempo. Ora posso dire di essere fiero di essere stato il capitano della sua presidenza. Credo che il regalo più bello che Moratti mi abbia fatto sia stato credere in me quando non ero ancora conosciuto. Sotto i riflettori c'era Rambert, io ero un accompagnatore. Ma lui ha sempre creduto in me e questo è il regalo più grande che ci siamo fatti".

In campo insieme a Milito?
"Speriamo! io farò il possibile prima di tutto per sentirmi bene. Dove, come, quanto? Io ho sempre detto che mi piacerebbe tornare in campo, il resto lo deciderà il mister. Il mio ruolo in società? Quando smetterò l'intenzione è quella di restare in società e ora vedremo cosa accadrà con i nuovi soci. Ancora c'è tempo, al momento voglio rimettermi al lavoro per aiutare i compagni sul campo".

Un aneddoto?
"Agli inizi io Zamorano, Simeone, Colonnese siamo andati a Forte dei Marmi al mare in un weekend libero e davanti ad un campetto da beach volley e abbiamo deciso di metterci a giocare. Lì abbiamo incontrato la famiglia del presidente, con lui, Milly, Mao, e ci siamo messi a giocare con loro, ci scambiavamo. Poi ci hanno invitato a mangiare a casa loro, con Milly che ha fatto 3 tipi di pasta diversi, abbiamo fatto davvero tardi. E' stata una bella giornata".