Italia, rebus De Rossi. Adesso Jorginho è indispensabile per Conte

La giornata di ieri a Coverciano, l'ultima prima della partenza per Malta per l'amichevole contro la Scozia, è stata caratterizzata dalla conferenza stampa di Giorgio Chiellini e dalle parole del medico Enrico Castellacci prima dell'allenamento pomeridiano. Quest'ultimo ha fatto il punto sugli infortunati e dopo aver annunciato il miglioramento delle condizioni fisiche di Montolivo e Thiago Motta s'è così espresso su De Rossi: "Si è allenato anche ieri ma permane questo risentimento al tendine d'Achille. Valuteremo", ha detto.
Dichiarazioni preoccupanti a poco più di 48 ore dalle convocazioni definitive, che somigliano a un passo indietro rispetto a quanto mostrato dallo stesso De Rossi in amichevole il giorno prima. Contro la Fiorentina Primavera, il centrocampista giallorosso non è apparso al 100%, ma al contempo non ha destato particolari preoccupazioni. Invece, il ct non è ancora sicuro di poter contare su di lui, una notizia da non sottovalutare a causa della carenza di vertici bassi con la quale l'Italia deve fare i conti dopo gli infortuni di Verratti e Marchisio.

Con De Rossi non al 100%, inevitabile a questo punto portare in Francia Jorginho. Reduce da una stagione eccellente nel Napoli, il centrocampista italo-brasiliano è l'unico che in questa stagione ha ricoperto quel ruolo con una certa continuità. Una perla rara, che fa dell'ex Hellas Verona un giocatore indispensabile per la Nazionale. Anche se, fino a questo momento, ha giocato con gli azzurri solo una manciata di secondi durante l'amichevole contro la Spagna.