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Italia, Ventura: "Nazionale follia per amore. Pellé non sarà convocato"

Italia, Ventura: "Nazionale follia per amore. Pellé non sarà convocato"
domenica 30 ottobre 2016, 23:202016
di Alessandra Stefanelli

Presente negli studi della 'Domenica Sportiva', in onda su Rai Due, il ct della Nazionale Giampiero Ventura parla a tutto tondo:
"L'amore ti fa fare cose folli, ti fa sposare a 68 anni e ti fa prendere la Nazionale, lasciando un contratto di due anni con un club. Sapevo che era difficile, so che è difficile, ma fa parte del mio DNA, In tutte le società in cui sono stato sono arrivato sempre nello scetticismo generale perché c'era da ricostruire. Ci sono riuscito quasi sempre, questa è la sfida già difficile ma sono fiducioso di riuscire anche stavolta. La Nazionale è sempre sottoposta a critiche, c'è un po' di pregiudizio per il fatto di non aver vinto scudetti e questo va un po' a incidere. Quando me l'hanno chiesto ho risposto che era difficile senza aver allenato una big".
Qual è la missione?
"Gli obiettivi sono quelli della qualificazione al Mondiale e di fare un Mondiale importante, ma c'è anche quello di costruire qualcosa per il futuro. L'Europeo ha lasciato una Nazionale avanti nell'età, molti giocatori fondamentali iniziano ad avere una certa età. Io mi auguro durino fino al mondiale, ma poi deve esserci un ricambio che non può avvenire per caso".
Possibilità di evitare i playoff?
"Difficile dirlo. Il risultato della Spagna contro il Lichtenstein è fasullo, quindi questo incide sulla differenza reti. Lo scontro diretto in Spagna non significa niente, la gara d'andata ha detto che niente è impossibile. Loro nel primo tempo hanno avuto possesso palla quasi totale, nel secondo abbiamo visto che se aggrediti possono andare in difficoltà. È difficile, però, essere aggressivi per 90'. L'Italia a Euro 2016 ci è riuscita perché veniva da 40 giorni di lavoro, noi giochiamo contro di loro in mezzo al campionato".
Balotelli lo convochi?
"Abbiamo fatto una preconvocazione la volta scorsa perché tutto sommato ha fatto buone partite, ma il suo problema non è quello bensì tutto il resto. Lippi faceva il selezionatore perché aveva attaccanti forti, Conte non aveva tutto questo e ha dovuto fare l'allenatore. Quando questo succede bisogna privilegiare la squadra, tutti devono mettersi al servizio della squadra".
Il paragone con Conte?
I paragoni non sono mai simpatici, ma se bisogna farli vanno fatti correttamente. Le partite dell'Europeo sono figlie dio due anni di preparazione ma soprattutto di 40 giorni di lavoro.

Le partite di qualificazione di Conte erano molto simili alle mie. Avere due giorni per preparare una partita non è facile".
Possibile arrivare ai mondiali con i giocatori più anziani?
Loro vogliono arrivare ai Mondiali. Barzagli è uno dei migliori difensori d'Europa, Buffon è Buffon, mentre Chiellini sta vivendo un periodo difficile dal punto di vista fisico. Sono importanti anche per i giovani per la loro professionalità e intensità".
Non è che sei fuggito dal paragone con Conte?
Nessuno è mai scappato dal paragone con Conte, ma su 10 domande 8 erano su di lui e allora ho detto che avrei voluto parlare di calcio. Non mi posso mettere a paragone con una situazione completamente diverso".
Ha più risentito Pellé?
"No perché sono genovese, telefonare in Cina mi costa troppo... L'ho giudicato per quello che è, è stato un errore, ma è stata anche una mancanza di rispetto per i colori azzurri e ha annacquato l'immagine del gruppo. Questo è stato l'errore più grande. Domenica non credo che ci sarà perché come ho sempre detto un periodo di riflessione bisogna lasciarglielo. Non è giovanissimo, ma può dare ancora qualcosa all'Italia".
Verratti?
"Verratti è stato fermo 9 mesi. Come Pirlo? Come ruolo penso che lo possa fare, ma con caratteristiche diverse. È stato una sorpresa anche per me, vedendolo lavorare io credo che possa essere un punto fermo per tanti anni nella Nazionale".
A 68 anni non è il caso che pensi a te stesso, quindi ad arrivare al risultato più che costruire?
"Per poter essere competitivo devo avere o una squadra già fatta e in questo caso non è così oppure ricostruirla. Ho girato molto nell'ultimo periodo, c'è un'infornata di giovani come mai negli anni passati. Pochi sono già schierabili, ma nel futuro non troppo lontano lo saranno. Avrei convocato Verdi, ma si è fatto male e non ci voleva, così come gli infortuni di Chiellini e Florenzi".