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José Mauri e il Milan italiano. Senza punte

José Mauri e il Milan italiano. Senza punteTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
martedì 7 luglio 2015, 07:152015
di Andrea Losapio

Silvio Berlusconi lo aveva detto. Voleva un Milan un po' più italiano, forse per sciovinismo o forse per sembrare di più la Juventus - che ci ha provato in moltissime occasioni, dagli acquisti di Quagliarella o Matri, Pirlo o Ogbonna, Bonucci e Barzagli, Padoin e Peluso - che in questo momento appare la dominatrice del calcio italiano. Così l'arrivo di Bertolacci non appare solamente una scelta dettata dal momento e dalla stagione, seppur ottima, del centrocampista ex Roma. E potrebbe non esserlo nemmeno per Daniele Baselli, anche se per ora la Fiorentina appare davanti, o per José Mauri. Vero, si può discutere sulla nazionalità dell'italoargentino (più sudamericano che italiano, almeno per nascita e crescita) ma l'intenzione è davvero quella di creare un cuore pulsante, il più possibile omogeneo. In rossonero ci sono anche Zaccardo, Bocchetti, El Shaarawy, Verdi, Montolivo, De Sciglio, Antonelli, Abate, Agazzi, Abbiati, Bonaventura, Poli, Cerci, Matri, Paletta e Nocerino. Qualcuno se ne andrà, ma la maggior parte rimane fondamentale per il prosieguo dell'annata.


Quello che però è evidente è come, per cercare due attaccanti di livello, il Milan abbia dovuto cercare dei calciatori non italiani. Luiz Adriano e Bacca stanno vivendo il momento migliore della propria carriera, entrambi sono nel pieno della maturità. E con un altro centravanti potrebbe essere calato un tris di punte davvero affascinante. Ma non italiane, perché Zlatan Ibrahimovic è forse l'unico in grado di spostare gli equilibri, pur senza avere compagni di reparto all'altezza. Figuriamoci con i due sudamericani, bravi pure a girare al largo di un attaccante in grado di sapere far tutto, non solo segnare.