Juve, 3-5-2 anche a Palermo con qualche novità per smorzare i toni
Allegri si può dire convinto. Al suo arrivo l'anno scorso, il tecnico toscano si trovò di fronte una squadra cresciuta col 3-5-2 di Conte. Con questo modulo la Juventus aveva conquistato tre scudetti ma non era mai andata tanto oltre in Europa, dove si predilige la difesa a 4 e un centrocampo più definito. Col passare dei mesi la nuova Vecchia Signora targata Allegri si evolveva nel 4-3-1-2, in cui il trequartista aveva la faccia di Vidal o Pereyra. Con la partenza del cileno, i continui infortuni dell'ex Udinese e il mancato arrivo di un giocatore di ruolo in estate, la nuova stagione bianconera non ha potuto beneficiare del modulo prediletto dal livornese, costretto quindi a variare nel 4-3-3 o tornare al vecchio-caro 3-5-2. Gli ultimi successi sia in campionato che in Champions poi, hanno continuato a potenziare quest'ultimo schema, complice la crescita di Dybala e la riluttanza di Morata nel lavorare come esterno.
Allegri si è quindi dovuto ricredere e anzi potrebbe fare del modulo Contiano, la sua rinascita. Anche domenica al Barbera, la Juventus dovrebbe scendere così in campo, anche se qualche dubbio di formazione c'è sempre. Cuadrado potrebbe far riposare Lichtsteiner, Evra tornare a sinistra al posto di Alex Sandro. Mandzukic sta bene ed è a disposizione, ma per lui potrebbe esserci un turno di stop a favore dello spagnolo, tenuto in panchina spesso e volentieri nell'ultimo mese. I dubbi potrebbe scioglierli quindi lo stesso mister oggi alle 11.30 in occasione della conferenza stampa pre partita da Vinovo.