Juve, Allegri è avvertito: la forza dell'Atletico è il suo tallone d'Achille
Massimiliano Allegri e le palle inattive raccontano di una storia d'amore che ha pochi cuori e tanti timori. Col Milan i gol fioccavano, più subiti che siglati. Uomini e specialisti lasciati soli in area, cacciatori di cross taglienti smarcati senza ragion veduta. Sicché è questo, forse, il dato che più deve preoccupare la Juventus, in un Atletico diverso da quello dell'ultima stagione. Che si regge ed erge però su una costante: otto degli undici gol siglati nella Liga, sono nati proprio da calcio piazzato. E mica sempre con gli stessi uomini, tanto che pure Tiago e Saul hanno segnato gol pesanti ed importanti, il portoghese anche nel derby di Madrid. Tre Miranda, uno anche Mandzukic, Koke, Arda Turan, Raul Jimenez.
E Godin. Che già si professa incubo di Gianluigi Buffon, visto che è stato lui l'ultimo a segnare al portiere della Juventus, pur con la camiseta dell'Italia. Un gol come un macigno, altro che una rete pesante. Una testa pensante come quella del Caudillo uruguaiano le piazza non certo a caso ed a Buffon dice "si preoccupi lui piuttosto che noi della loro retroguardia". Così la minaccia è chiara, netta e decisa. Arriva di testa, proprio il tallone d'achille di Allegri...