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Juve, aria di rinnovamento. Quattro cessioni a differenza di Milan e Inter

Juve, aria di rinnovamento. Quattro cessioni a differenza di Milan e InterTUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
lunedì 20 luglio 2015, 18:302015
di Andrea Losapio

Ogbonna, Pirlo, Vidal e Tevez. A parte il primo, gran parte della colonna portante degli ultimi due Scudetti della Juventus, dalla cintola in su. Perché se l'ex Torino non è stato un fattore negli anni - né con Conte, né con Allegri - non si può dire la stessa cosa degli altri tre. Il regista ha fatto svoltare la squadra nel momento più buio, trovando una seconda giovinezza. Vidal in quattro anni ha fatto più volte la differenza anche da un punto di vista realizzativo, mentre Tevez è stato il miglior giocatore della Serie A negli ultimi due campionati. Difficile rimediare a quattro cessioni, ma la lungimiranza della Juventus guarda anche alla carta d'identità dopo un'annata meravigliosa. Nonostante un'annata meravigliosa, verrebbe da dire.


La differenza, a parte il risultato della finale di Champions (che non è da poco), è che la Juventus, avendo competenza e i risultati dalla sua, ha deciso di stravolgere una rosa vincente ma che potrebbe, e il condizionale è d'obbligo, essere logora dopo anni di vittorie. Un tratto non comune rispetto all'Inter del 2010: lì Milito, appena dopo aver siglato due reti, chiese in mondovisione di essere ceduto, perché molte squadre lo seguivano. Arrivò un rinnovo contrattuale da 5 milioni di euro a stagione, fino al 2014. Stesso risultato per Maicon, con eterna riconoscenza verso Cambiasso, Zanetti e compagnia calciante. Identica reazione al Milan del 2007, ultimo grande vessillo rossonero, che decise di mantenere i senatori, andando incontro a una fine fisiologica, Ibrahimovic a parte. Il tempo darà ragione alla Juventus? Prematuro parlarne, seppur la differenza con le altre possa sembrare abissale. Di certo ha dato torto alle milanesi, e i bianconeri non vogliono fare la stessa fine.