Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Juve, dal 6-1 allo 0-1 cosa cambia? Niente. L'obiettivo è centrato

Juve, dal 6-1 allo 0-1 cosa cambia? Niente. L'obiettivo è centrato TUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
giovedì 29 gennaio 2015, 06:152015
di Giulia Borletto

E chi l'ha detto che due centravanti di ruolo non possono portare insieme qualcosa di buono, non possono trascinare una squadra alla vittoria. Due spagnoli che spesso sono stati messi in competizione e in discussione: Llorente perché non più decisivo come nell'anno passato, Morata perché non ancora integrato a sufficienza nella manovra bianconera. E invece nella serata di Coppa Italia a Parma, la Juventus riesce a centrare l'obiettivo semifinale a pochissimi minuti dallo scadere dei 90', grazie all'ex Real Madrid, entrato a gara in corso al posto di Coman e ispirato da una palla proprio in arrivo dal connazionale. La Juve vince al Tardini di misura anche se il Parma avrebbe pienamente meritato di portare la partita ai supplementari. Tante le occasioni per la squadra di Donadoni che, complice l'assenza di Cassano, sceglie di scendere in campo col solo Palladino in avanti. Nonostante le tante difficoltà societarie e non, i ducali hanno messo in difficoltà i Campioni d'Italia nel corso della partita più e più volte e forse avrebbe meritato, più che il passaggio del turno, di dimostrare nell'extra time di non essere ancora arrivati al capolinea. La Juventus ha sbagliato molto.

Il 4-3-3 riproposto è da migliorare e rodare, ma in tanti hanno accusato Madama soprattutto di essere scesa in campo troppo molle rispetto al suo solito. La forza di Allegri continua ad essere, nel bene e nel male, la possibilità di scegliere tra un gruppo di giocatori in forma e affamati di successi. La formazione proposta è esattamente quella che vi abbiamo annunciato ieri mattina, una formazione che ha rischiato di vedere molto da vicino lo spettro dei supplementari e dei rigori e che non ha pigiato troppo il piede sull'acceleratore. Dal 6-1 col Verona di due settimane fa allo 0-1 di ieri sera col Parma la differenza è evidente, ma ha un comune denominatore, ovvero la vincente. Tra qualche giorno si saprà quale sarà l'avversaria nelle semifinali: una tra Roma e Fiorentina e in entrambi i casi lo spettacolo sarà assicurato.