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Juve, il sorpasso e il primato: di fortuna, pazienza e umiltà

Juve, il sorpasso e il primato: di fortuna, pazienza e umiltàTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
domenica 14 febbraio 2016, 06:302016
di Marco Spadavecchia
Dall'inviato a Torino

Sarà pure una questione di fortuna, come ha ammesso Max Allegri a fine partita: "Nella vita la fortuna è fondamentale. Un mio amico mi diceva: stai sempre con i fortunati". Senza dubbio, stando con lui la Juve ha imparato cosa vogliano dire l'umiltà e la pazienza. Perché la vittoria di ieri è anche frutto di una gara attenta e di sacrificio, prima della favorevole (quanto caparbia) conclusione vincente di Zaza al 87esimo. Quando ormai i giochi sembravano fatti e il big match si avviava verso un comodo pareggio. L'umiltà di provarci fino alla fine e la pazienza di farlo, tentando di salvare il risultato mettendo un centrocampista per un attaccante (Alex Sandro per Dybala nel finale) ma anche cercando la zampata vincente proprio con un'attaccante aggiunto: Zaza. Quanto valga questa vittoria probabilmente la matematica non basta a spiegarlo. Né ad Allegri, né a Zaza stesso.

Solo il sorpasso alla capolista, prendendone il posto, ha la capacità di sublimare una rincorsa che dalla notte di Halloween è riuscita a scacciare i fantasmi di un'involuzione che sembrava inevitabile a inizio stagione. "Sono stati tre mesi molto intensi. E nonostante le quindici vittorie di fila abbiamo avuto sempre il Napoli davanti. Quella di stasera è stata una rivincita" ha detto l'allenatore bianconero. "Abbiamo giocato alla pari ed è mancata la fortuna" ha replicato Sarri, tirando ancora in ballo il fato. Ma sottolineando che "il Napoli non è ancora la Juve e non è abituato a giocare certe partite [...] vedremo se in futuro anche la fortuna sarà dalla nostra parte". Ma questa volta ha festeggiato lo Stadium. Con una vittoria e un primato, non troppo tempo fa insperato.