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Juve in testa alla classifica di Serie A e delle critiche: Allegri scherza ma ammonisce

Juve in testa alla classifica di Serie A e delle critiche: Allegri scherza ma ammonisceTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
domenica 22 gennaio 2017, 07:002017
di Giulia Borletto

Quando in conferenza stampa si chiede al Allegri se il campionato della Juventus possa dover ripartire oggi con la Lazio, manca poco che gli esca il fumo dalle orecchie. Il tecnico bianconero scherza e smorza i toni poi, parlando di campionato delle critiche vinto con grande anticipo, ma dietro alla battuta non può non nascondersi anche un pizzico di verità. "Ho sempre detto che il campionato non è chiuso" sottolinea davanti ai giornalisti presenti a Vinovo. "Una squadra che ne vince 5, gioca 7 finali di Coppa, non può sempre vincere, è difficile. Chi pensava che il campionato fosse chiuso si sbagliava. Per chiuderlo già adesso dovevamo vincerle tutte e 19. L'anno scorso l'abbiamo vinto a 2 giornate dalla fine, l'anno prima a 5. L'anno dei 102 punti c'erano 8 punti sulla Roma seconda a 3 giornate dalla fine. Vincere non è facile e quando lo si fa è una cosa straordinaria. Le partite si vincono soffrendo. Al momento le cose non ci vanno male, siamo dentro a tutte le competizioni. Dobbiamo solo avere equilibrio e stare sereni.

Un campionato l'abbiamo vinto, quelle delle critiche. Siamo in testa alla classifica e cerchiamo di rimanerci. Le altre sono anche state costruite per vincere. Abbiamo l'obiettivo di arrivare in finale di Champions, c'è da fare migliorare chi si è fermato per tanto anche. Per avere Marchisio al top ci serve un anno almeno. Rimaniamo sereni". Invoca alla calma e all'equilibrio da quando è arrivato a Torino, dimenticando però forse che un piazza come quella juventina è esigente proprio perché abituata bene, a vincere con facilità e sempre. Se poi gli si chiede del diverbio con il quarto uomo domenica scorsa, la risposta è sincera e detta col sorriso. "A Firenze ho sofferto la marcatura del quarto uomo, ma non ce l'ho con lui. Non ho mai detto niente agli arbitri, è un mestiere molto difficile".