Juve, Kean e i millennials: è cominciata una nuova era
Per quasi un mese Moise Bioty Kean ha riempito le pagine di giornali e siti internet. Il popolo bianconero ne chiedeva l'ultizzo a gran voce e mister Allegri, quando è stato il caso, queste voci le ha ascoltate. Dicono sia il nuovo Balotelli, dieci anni dopo, soprattutto perchè è italiano, di Vercelli, ma i genitori sono africani. La sua caratteristica più importante? E' il primo giocatore nato nel nuovo millennio ad aver esordito nel nostro campionato e in Champions League. Stesso ruolo, tecnica, velocità e senso del gol di Super Mario, un po' meno la sfrontatezza e l'irriverenza che ha contraddistinto l'ex Milan e Inter negli ultimi anni. Kean ha esordito a 16 anni, 8 mesi e 19 giorni, contro il Pescara, un record che comunque gli rimarrà sempre nel cuore.
Su di lui si sarebbe già mosso l'interesse dei club piu importanti europei, tanto che Marotta avrebbe chiesto a Mino Raiola, suo agente, di non calcare la mano col ragazzoi, che di strada ne ha fa fare ancora molta. “Sta crescendo, ha avuto un momento di picco poi è calato, come tutti i ragazzi, ma adesso sta tornando al top: ha pagato un po’ il dispendio di energie mentali" ha spiegato Allegri dopo la gara col Siviglia che lo ha visto protagonista nel finale. Il suo esordio ha dato il via ai cosidetti “millennials” nel calcio nostrano. Durante Torino-Genoa, un altro 2000, Pietro Pellegri, ha fatto capolino nel calcio che conta e nessuno di questi ha intenzione di fermarsi.