Juve, l'attacco ora funziona e te lo invidiano le dirette avversarie

Dopo la partenza di Tevez e Coman durante l'estate, in casa Juventus si pensava non poter apportare grandi migliorie in attacco. La linea verde scelta poi, con l'arrivo di Dybala e Zaza, più Mandzukic che nonostante abbia meno di 30 anni ha già alle spalle una più che buona esperienza europea, complice la partenza a rilento in campionato, non ha risparmiato critiche schiaccianti per tutti. Neanche Morata, che aveva contribuito fortemente qualche mese prima alla conquista della finale di Champions, era stato risparmiato. Fino alla partita col Sassuolo, la sfida della svolta, l'attacco bianconera aveva segnato a malapena 9 gol in 10 giornate, una media che poco si addice a dei pluri campioni. Dal derby in poi la musica è cambiata e non solo perché i gol segnati sono stati 14 in 6 domeniche, ma perché in mezzo c'è stato anche il passaggio agli ottavi di Champions e la conquista dei quarti di Coppa Italia.

Che Allegri scelga di affidarsi alla coppia Mandzukic-Dybala o Zaza-Morata o Morata-Dybala poco importa: in qualunque modo le guardi funzionano. Questo permette al tecnico bianconero di avere scelta, di far riposare chi più ne ha bisogno o "mettere in castigo" chi sembra non lavorare a sufficienza. Nessuna tra le prime dirette avversarie ha tante possibilità di cambio insomma, un punto a favore dei Campioni d'Italia in vista dei prossimi mesi al continuo inseguimento.