Juve, questo succede quando si tira la corda: Bonucci "esempio" per tutti
Punire Bonucci per dare un segnale forte a tutta la squadra, soprattutto i più giovani. Punirne uno per educarne molti di più insomma. "È capitato a lui come poteva capitare a qualcun altro. C'è sempre uno che paga, è una legge di vita" spiega il tecnico durante la conferenza stampa. "Non avrà difficoltà ad accettare qualunque decisione perché è un giocatore di talento e personalità" gli fa eco Buffon pochi minuti prima, come a voler ammonire il compagno reo di aver reagito in maniera troppo colorita verso il tecnico al termine della sfida col Palermo. Difficile quindi distogliere l'attenzione dalla decisione di farlo accomodare in tribuna stasera, neanche in panchina e pensare davvero solo alla partita col Porto, una decisione presa tra l'altro già sabato mattina non ieri. La scelta di Allegri in accordo con la società potrà sembrare folle ed esagerata, però solo così si poteva voltare pagina e non dare seguito ad altri episodi simili.
Non è la prima volta infatti che un giocatore bianconero reagisce alle decisioni del mister livornese. Tra le più eclatanti e mediaticamente esaltate c'è sicuro la mancata stretta di mano di Dybala (che dopo qualche settimana ha pubblicamente chiesto scusa), il misunderstanding con Lichtsteiner in occasione del cambio durante Juve-Inter e ora le parole poco delicate comprese di gesti di venerdì scorso. Fosse stato il primo episodio forse Bonucci non avrebbe pagato in maniera così eclatante, ora invece un segnale doveva essere dato, per forza. Anche lo stesso Allegri comunque ha deciso di auto-punirsi per non aver tenuto "un comportamento consono". Devolverà una somma di denaro in beneficienza, si auto-multerà insomma, avvicinandosi al difensore almeno col portafoglio.