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Juve, se i meccanismi sono quelli giusti lo dirà mercoledì l'Europa

Juve, se i meccanismi sono quelli giusti lo dirà mercoledì l'Europa TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
lunedì 24 novembre 2014, 06:152014
di Giulia Borletto

La svolta c'è stata. La svolta che tutti chiedevano, più che per i risultati, per il gioco, è arrivata e durante le partite più importanti di questo inizio stagione. Massimiliano Allegri si è preso le sue piccole rivincite con chi puntava il dito e metteva in discussione il suo lavoro alla Juventus. Abituati, tifosi e non solo, agli allenamenti, alle urla e ai gesti evidenti di Conte, la pacatezza del livornese sembrava quasi sinonimo di incapacità, ma non é solo alzando la voce che si dimostra di saper fare il proprio lavoro. Delle differenze quindi ci sono anche in campo, non solo tra Vinovo e la panchina. Lasciando per una volta la questione modulo, nonostante è evidente sia la prima, questa é una Juve molto meno prevedibile offensivamente parlando. I 13 gol segnati dalla gara con l'Olympiacos la dicono lunga, tra Parma e Lazio poi i gol incassati sono stati 0: si aumenta l'intensità verso la porta avversaria senza compromettere quindi la difesa.

Rispetto agli anni passati manca la tanta intensità di gioco che Conte chiedeva. Per Allegri è più importante creare a partire dalla linea arretrata fino ad arrivare alla porta e anche in questo caso si vede come il carattere del nuovo tecnico prevalga. La Juve dell'attuale ct azzurro ha potuto poi beneficiare di un grandissimo Vidal, attualmente non ancora al 100%, di uno straripante Pogba, che sta iniziando a macinare gol solo nell'ultimo mese e che potrebbe diventare secondo il suo allenatore il miglior centrocampista del mondo e di un trio difensivo che poche volte si era fatto trovare disattento e che fino ad oggi mai si è visto in campo. Se questa squadra potrà o meno definirsi ora quasi perfetta solo l'Europa potrà dirlo. Il banco di prova è alla finestra e mercoledì darà delle risposte.