Juve, Sturaro e quei 48 minuti che non gli rendono giustizia

Chiusa, o quantomeno accantonata la querelle legata all'infortunio di Claudio Marchisio che, mentre Conte ed Elkann si lanciavano frecciate a distanza, ha vissuto il recupero più rapido della storia dalla presunta lesione, totale o subtotale che fosse, del crociato anteriore, la pausa per le Nazionali potrebbe comunque avere i suoi lati positivi per la Juventus di Massimiliano Allegri. Che potrebbe prendere esempio da Antonio Conte, il quale, chiamato a fare a meno del principino, ha scelto di puntare su Andrea Bertolacci, rivelatosi il migliore del centrocampo azzurro nel pareggio agrodolce sul campo della Bulgaria. I bianconeri, sia chiaro, saranno privi di Marchisio per un tempo ben inferiore a quanto prospettato nelle prime ore, ma il tecnico livornese potrebbe comunque decidere di dare spazio a Stefano Sturaro. Arrivato dal Genoa nel mercato invernale, il centrocampista di Sanremo non ha finora trovato grande spazio nelle gerarchie juventine: non che si aspettasse di essere titolare, ma i 48 minuti racimolati fin qui dal 2 febbraio 2015 sono oggettivamente pochi, anche al netto dell'infortunio che lo ha messo fuori causa per una decina di giorni.

Considerando sia il valore del giocatore, che in rossoblu, proprio come Bertolacci, ha dimostrato di poter dire la sua in Serie A, sia le necessità dell'organico bianconero, che forse necessiterebbe di un minimo turn-over per fronteggiare al meglio lo sprint primaverile, da effettuarsi peraltro su tre fronti. Tornato nel volgere di poche ore dal ruolo di possibile uomo della provvidenza in un centrocampo privo di Pogba e Marchisio a quello di elemento valido ma su cui fare affidamento solo in extremis, Sturaro non sembra né l'uno né l'altro, ma semplicemente un ottimo giocatore, che potrebbe approfittare della partita contro l'Empoli, ove pare abbia chance di essere titolare, per dimostrare di poter essere non solo il futuro del centrocampo bianconero, ma anche uno splendido presente.