Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre alessandriaascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Juve, tutti pazzi per Giovinco: il mister ci aveva visto lungo

Juve, tutti pazzi per Giovinco: il mister ci aveva visto lungoTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
giovedì 17 aprile 2014, 06:152014
di Giulia Borletto

Dal dimenticatoio alla ribalta il salto è meno lungo di quanto si pensi. Per saperne di più chiedere a Sebastian Giovinco, fino a qualche mese fischiato dal suo pubblico e "bastonato" dagli addetti ai lavori e ora esaltato come eroe in patria. Chi ha creduto invece sempre in lui, forse anche più di lui stesso? Antonio Conte, che dopo la partita col Chievo, al momento del cambio lo prese sotto braccio e inveì contro la curva che aveva deciso di riempire il momento della sostituzione con una bordata di fischi e urla di disapprovazione. Da quel momento, davanti ad una presa di posizione così forte dell'allenatore, anche i tifosi bianconeri hanno fatto mea culpa e iniziato a trattare con più rispetto il campioncino cresciuto nella cantera juventina. I numeri non sono stati dalla sua parte in questa stagione è vero.

Solo 2 reti, una contro il Milan e una in Coppa Italia, pochi minuti giocati visto le aspettative e troppi errori non giustificabili. Quanto successo a Udine ha invece cancellato proprio questa situazione, perché il Giovinco visto allo Stadio Friuli sembrava quello che a Parma aveva totalizzato in due stagioni 66 presenze e 22 gol, quello che tutti aspettavano di veder vestire la maglia da sempre sognata. Il gol e la prova in generale di lunedì non ha solo allontanato nuovamente la Roma dal primo posto, ma ha regalato a Conte una nuova pedina da utilizzare a tempo pieno da qui alla fine della stagione, permettendo così a chi ha fatto un po' troppo gli straordinari (Tevez) di concentrarsi sull'Europa e tornare al gol che manca da davvero troppo tempo. Ci aveva visto lungo mister, chapeau.