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Juventus, approcci sbagliati e gli errori di Allegri

Juventus, approcci sbagliati e gli errori di AllegriTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
lunedì 28 novembre 2016, 12:302016
di Raimondo De Magistris

La premessa è doverosa: il Genoa visto ieri al Ferraris, almeno nel primo tempo, ha espresso un calcio sublime. Una lavatrice che per forza e vigore ha stritolato gli avversari e ha esaltato le qualità di un collettivo capace di mettere in ghiaccio la partita già nella prima mezz'ora, nonostante di fronte ci fossero i campioni d'Italia.
Una premessa necessaria per esaltare i meriti del Genoa, ma che non esclude un'analisi dell'altra faccia della medaglia, di indagare su una Juventus che ieri è entrata nella partita troppo molle e ha cominciato a condurre la partita quando ormai era troppo tardi. Come col Siviglia, i bianconeri hanno approcciato la sfida nel modo sbagliato, ma questa volta gli episodi hanno girato a sfavore e i campioni d'Italia sono entrati nella gara quando non c'era più nulla da fare. A conferma di questa tesi un dato: nelle ultime quattro giornate di campionato i bianconeri hanno realizzato otto reti, ma solo in una circostanza - in casa col Pescara - sono andati a segno nella prima frazione. Un dato curioso, che parla di una squadra che fatica a carburare dall'inizio e prende possesso delle gare solo col passare dei minuti.

A patto, però, che non sia troppo tardi.
C'è poi da analizzare la formazione schierata da Allegri, un undici che non ha convinto nessuno. Dani Alves nella difesa a tre (un ruolo inedito per il brasiliano) s'è rivelato un azzardo sbagliato. Il centrocampo guidato da Hernanes, con Marchisio in panchina, è stato stritolato da Rincon e compagni, mentre in attacco Mandzukic era troppo solo per pungere Perin.
Dati e annotazioni che spingono a profonde riflessioni in casa Juventus, una squadra che con la sconfitta di ieri ha dato un po' di pepe in più a una corsa Scudetto che fino a qualche giorno fa sembrava già conclusa.