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Juventus controcorrente: prima comprare, poi vendere. Forse

Juventus controcorrente: prima comprare, poi vendere. ForseTUTTO mercato WEB
© foto di Pedro Rodriguez / Bernabéu Digital
venerdì 29 maggio 2015, 07:152015
di Andrea Losapio

Non è ancora finita, la stagione della Juventus. Fra una settimana, o poco più, i bianconeri affronteranno la finale di un'annata praticamente indimenticabile, contro il Barcellona dei marziani, con la netta sensazione di essere sfavoriti. Underdog, in inglese, e l'idea per il calcio italiano è che si possa replicare quella serata, di vent'anni fa, quando protagonista fu il Milan, nel 4-0 più strabiliante e impensabile della storia della Champions.
Il 2014-15 non è ancora andato in archivio che la Juve, però, ha già battuto la concorrenza. Bruciando gli avversari per assicurarsi Paulo Dybala, con un'offerta monstre, sull'onda di quella già vista l'anno scorso per Iturbe. Finale diverso, lì il Messi Guaranì preferì la Roma, forse sbagliando. Invece Dybala ha scelto di giocarsi le proprie carte a Torino, contro altri mostri sacri come Tevez o Morata. E non è detto che sia finita qui.


Non è certo terminata per il centrocampo, poiché le visite mediche di Sami Khedira spiegano come la Juventus sia controcorrente, preferisca muoversi con anticipo e poi, eventualmente, vendere. Strategia già utilizzata negli anni scorsi e che qualche volta ha portato a una rosa forse troppo larga, con qualche errorino di percorso. Però la Juventus è anni avanti rispetto all'Inter del Triplete, considerando pure i tantissimi giovani in giro per l'Italia, da Berardi a Zaza, ma non solo. Insomma, la Juve è stata lungimirante e continua a esserlo, creando l'ossatura della squadra del futuro a giugno, apportando solo poi piccoli correttivi. Che, qualche volta, aiutano nella rotta: come Sturaro, con il suo intervento su James Rodriguez.
Il bilancio della Juve, poi, è decisamente florido. Ed è esploso con gli ultimi avvenimenti, quindi si potrebbe pure permettere di non vendere. Sebbene qualche plusvalenza come quella di Llorente - verso il ritorno in Spagna - sia già da mettere in preventivo.