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Juventus e Brasile, amore e odio. Dai Sarnagiotto ai flop degli ultimi 15 anni

Juventus e Brasile, amore e odio. Dai Sarnagiotto ai flop degli ultimi 15 anniTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 2 settembre 2015, 16:482015
di Gaetano Mocciaro

Hernanes è il 22° brasiliano della storia della Juventus. Un binomio, quello della patria del Futebol Bailado con la Vecchia Signora non sempre andato benissimo. Anzi. Da molti anni, salvo rare eccezioni, il rapporto è stato piuttosto complicato: Athirson e Gladstone sono state due meteore; Diego, Felipe Melo e Amauri i simboli del periodo nero post-Calciopoli: oltre 70 milioni spesi dalla Società per i tre giocatori, a conti fatti vere delusioni. E anche nel periodo vincente di Antonio Conte c'è da registrare un Lucio da dimenticare, al punto da salutare alla prima sessione di mercato disponibile. Gli infortuni, invece, hanno tolto praticamente per tutta la stagione Romulo, arrivato la scorsa stagione. Qualcuno invece è riuscito a imporsi, come Emerson. Arrivato nel 2004 per volontà di Fabio Capello è stato protagonista dei due titoli, poi cancellati da Calciopoli.

Molto meglio il passato più lontano. Il primo a vestire di bianconero fu Pedro Sernagiotto, arrivato nel 1931: tre anni e tre scudetti vinti per il centrocampista. Oltre 20 anni dopo arriverà Leonardo Colella: un solo campionato (19556-56) prima di tornare in Brasile. Nel 1962 arriva Armando Miranda, chiamato a rimpiazzare John Charles. Gli infortuni e l'ostilità di Omar Sivori lo costringeranno, nonostante una media gol notevole, a lasciare Torino dopo un anno assieme al connazionale Bruno Siciliano, arrivato anch'egli l'estate prima.

Un anno anche per Nené che avrà modo di trovare gloria nel Cagliari. Arriva alla Juventus nel 1963, assieme a Dino Costa che già conosce molto bene il campionato italiano, avendo vestito le maglie di Roma, Fiorentina e Atalanta. Per quest'ultimo con Madama una Coppa Italia in tre stagioni.

Uno scudetto lo riesce a vincere Sidney Colônia Cunha, detto Cinesinho, mentre è sorprendente José Altafini. Arrivato alla Juve a 34 anni dopo aver vinto tutto col Milan e una Coppa delle Alpi col Napoli resta in bianconero 4 stagioni e vince due scudetti, dando vita a un nuovo ruolo, quello del giocatore che entra a partita in corso per risolvere le partite. Ci riesce benissimo, segnando da attaccante part-time 37 reti.

Dalla riapertura delle frontiere in poi bisogna aspettare 10 anni quando nel 1990 arriva Julio Cesar. Il gigante di difesa dopo l'annus horribilis dell'era Maifredi, si toglie lo sfizio con Trapattoni di vincere una Coppa Uefa.

Hernanes quest'anno sarà in buona compagnia, aumentando la colonia brasiliana formata dai portieri Neto, arrivato a parametro zero e prenotato dallo scorso gennaio, Rubinho, terzo portiere dal 2012, l'altro nuovo acquisto Alex Sandro.