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Juventus e Manchester City a confronto: strapotere economico degli inglesi

Juventus e Manchester City a confronto: strapotere economico degli inglesiTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
martedì 15 settembre 2015, 08:302015
di Ivan Cardia

La Juventus riprende la propria marcia europea dopo Berlino, cercando ragioni per sorridere nella prima partita stagionale in Champions League. Avversario di serata, il Manchester City: peggio alla Vecchia Signora non poteva andare, perché i ragazzi di Manuel Pellegrini, a differenza dei colleghi di Massimiliano Allegri, godono di ottima salute. Primi a punteggio pieno in Premier, dopo cinque giornate non hanno subito gol e ne hanno rifilati 11 agli avversari; l'unica consolazione, per i tifosi bianconeri, è che se la Juve si lecca le ferite di Claudio Marchisio, i Citizens hanno da lenire quelle di Sergio Aguero, non proprio l'ultimo arrivato. Al netto di queste assenze, sembra non essere solo il rispettivo momento di forma a porre Madama, pur finalista della competizione, in una posizione di inferiorità rispetto all'avversario: ricco, ricchissimo, il Manchester City ha spadroneggiato sul mercato europeo in tempi recenti, attirandosi anche le attenzioni dell'UEFA ma tornando a spendere e spandere nella sessione da poco conclusa. Non che gli investimenti economici portino sempre ad una resa proporzionale sul campo, ma l'analisi delle rispettive formazioni, o meglio di quelle ipotizzabili a qualche ora dal via, offre un raffronto abbastanza impietoso, almeno a livello di spesa: quella inglese è pari a quasi il doppio di quella italiana.

Qui Manchester City - Si parte, come ovvio, dalla porta, non troppo cara a dire il vero: il titolare indiscusso è Joe Hart, prelevato nel 2006 dallo Shrewsbury Town per una cifra vicina ai 2 milioni di euro, ultimo residuato dell'epoca precedente gli investimenti esteri, quando il City era la squadra working class di Manchester. Ancora meno costoso l'arrivo di Bacary Sagna, prelevato a parametro zero dall'Arsenal nel 2014; Vincent Kompany, invece, è stato uno dei colpi del breve interregno di Thaksin Shinawatra, tycoon thailandese che nell'agosto 2008 versò 8,5 milioni all'Amburgo per il difensore belga. Al cui fianco non dovrebbe giocare Nicolas Otamendi, pagato 45 milioni al Valencia nel recente mercato estivo, ma Eliaquim Mangala, che comunque l'anno scorso è valso al Porto un assegno da 40 milioni di euro; chiude il reparto Aleksandar Kolarov, 23 milioni alla Lazio nel 2010. A centrocampo, binomio non proprio economico: Fernando, per il quale il City ha sborsato 15 milioni al Porto l'anno scorso, farà coppia con Yaya Touré, arrivato nel 2010 dal Barcellona per 30 milioni. Trequarti deluxe: per intendersi, David Silva, 29 milioni al Valencia nel 2010, è il meno costoso, se consideriamo che questa estate sono arrivati prima Raheem Sterling, con il Liverpool che ha incassato 68 milioni di euro, poi Kevin De Bruyne, la cui cessione ha portato nelle casse del Wolfsburg ben 74 milioni. In attacco, come detto, mancherà Aguero (45 milioni all'Atlético nel 2011), ma poco male: ci sarà Wilfred Bony, acquistato dallo Swansea a gennaio 2015 per "appena" 32 milioni.

Qui Juventus - Cara porta, quanto mi costi: a differenza dell'undici inglese, nel caso dei bianconeri è proprio Gianluigi Buffon a rappresentare l'esborso più alto, oggi ma più in generale nella storia dei torinesi. 53 milioni di euro al Parma per il capitano, nel lontano 2001, ultimo periodo di vacche grasse per il calcio italiano. Ipotizzando un 3-5-2, tutta la difesa di Allegri costa però meno del solo Mangala: Leonardo Bonucci è arrivato dal Bari nel 2010 per 15 milioni, Giorgio Chiellini dalla Fiorentina nel 2005 per 7 milioni, Andrea Barzagli è costato addirittura 300 mila euro, versati al Wolfsburg nel 2010 per uno dei migliori affari qualità-prezzo degli ultimi anni. Fasce dal valore variabile, a seconda di chi giocherà: sulla destra, di certo Stephan Lichtsteiner, preso dalla Lazio per 10 milioni di euro nel 2011, mentre a sinistra Patrice Evra (1,5 milioni al Manchester United l'anno scorso) è in vantaggio su Alex Sandro (questo sì, colpo "da City", essendo arrivato dal Porto per 26 milioni). In mediana, se sarà titolare, la palma del più caro andrà a Roberto Pereyra, pagato 15,5 milioni all'Udinese fra prestito nel 2014 e riscatto nell'ultima finestra di mercato; poco di più rispetto a Hernanes, per il quale l'Inter ha incassato 11 milioni solo due settimane fa. Molto di più rispetto a Paul Pogba, arrivato all'ombra della Mole Antonelliana da Manchester, ma sponda United, a parametro zero nel 2012. I prezzi salgono in attacco, segno della nuova aria internazionale che si respira nello spogliatoio: per strappare Mario Mandzukic all'Atlético Madrid sono serviti ben 19 milioni di euro, mentre l'arrivo di Paulo Dybala dal Palermo è costato circa 35 milioni, considerando i bonus previsti dall'accordo con i rosanero.

Spesa Manchester City per la formazione tipo: 321,5 milioni di euro.
Spesa Juventus per la formazione tipo: 167,3 milioni di euro.