Juventus, la formica decide. Il colosso stecca... ancora
Quando il numero 12 della Juventus, Sebastian Giovinco, segna il gol vittoria (il suo 12° con la maglia bianconera) per il passaggio del turno in Coppa Italia al 12' del secondo tempo contro il Cagliari il 12/12/12 è impossibile non concentrarsi sul "man of the match" dello Juventus Stadium. E invece i riflettori cadono, per quanto ci riguarda, su chi era presente nella serata del ritorno di Antonio Conte sulla panchina dello stadio amico, ma non certo come protagonista. Stiamo parlando di Nicklas Bendtner, attaccante danese acquistato dalla società bianconera la scorsa estate dopo una lunghissima rincorsa al famigerato top player.
L'ex Arsenal, contro un Cagliari piuttosto imbottito di riserve, era chiamato a dare un segnale positivo, di vitalità, dopo quasi quattro mesi con l'etichetta di oggetto misterioso affisso sulle spalle. Maglia da titolare, dopo svariate settimane vissute da panchinaro in campionato e Champions League, e un solo obiettivo in testa: dimostrare a Conte di poter essere realmente utile a questa Juventus.
Al di là dell'impegno e di una buona dose di sfortuna Bendtner non è, però, riuscito a concretizzare le occasioni create in partita, mancano nuovamente l'appuntamento più importante. Quello con il gol. Zero le reti segnate finora dal colosso biondo nella sua avventura alla Juventus, uno score che non può certo soddisfare né lui, né tantomeno la dirigenza della società che a gennaio cercherà di porre rimedio alla carenza realizzativa dell'attacco. Per Bendtner probabile, anzi quasi scontato, l'addio, magari a favore della cara vecchia Inghilerra, con la sensazione piuttosto evidente di essere arrivato in bianconero nel momento sbagliato.