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Juventus, Marotta: "No alle spese folli, puntiamo alla sostenibilità"

Juventus, Marotta: "No alle spese folli, puntiamo alla sostenibilità"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 8 aprile 2014, 18:282014
di Antonio Gaito

Intervenendo all'Università dell'Insubria a Varese di fronte agli studenti della Facoltà di Scienze della Comunicazione, l'amministratore delegato della Juventus Beppe Marotta ha affrontato diversi temi, come riportato da tuttojuve.com: "Oggi abbiamo un buon margine di vantaggio. Lo abbiamo consolidato con un cammino straordinario, ma ci sono ancora 18 punti a disposizione e il campionato non è chiuso. Sono tre stagioni che facciamo "la lepre" e questo comporta un logorio notevole, ma grazie ad un condottiero come Conte siamo riusciti a mantenerci ai vertici e cercheremo di rimanerci ancora. I 31 gol della coppia Tevez-Llorente? Sono due giocatori molto importanti per noi e credo meritino entrambi di andare la Mondiale".

Europa League: "Siamo vicini alle semifinali, anche se il Lione è un avversario abituato alle competizioni europee e merita rispetto. L'Italia perde continuamente posizioni nel ranking, la A è un torneo di transizione, in cui i campioni giocano per affermarsi e andare poi all'estero".

Gli esempi da seguire: "L'Udinese cresce giocatori e li commercializza, è un buon esempio. Credo che il modello vincente sia la società di intrattenimento: raggiungere il massimo dei risultati nel rispetto di un equilibrio aziendale. Il calcio è fatto di cicli, torneranno a essere competitivi".

Sullo stadio: "Lo Juventus Stadium è l'esempio da seguire: la maggior parte degli stadi italiani sono cattedrali nel deserto, utilizzati solo durante le partite. Il nostro stadio invece vive quotidianamente e nei giorni di gara accoglie gli spettatori non solo per la partita, ma per vivere tante ore di svago insieme".

Le cessioni: "Valuteremo, anche se siamo una società compratrice e non venditrice. Certo, non si può sostenere un club di calcio se non si arriva alla sostenibilità. Per questo ci affidiamo più alla capacità dei nostri allenatori e giocatori che alle spese folli".