Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Kewell the Jewel, il sogno di Moratti. Rimasto tale

Kewell the Jewel, il sogno di Moratti. Rimasto taleTUTTO mercato WEB
Kewell col 10
© foto di Richard Sellers/Sportsphoto
giovedì 27 marzo 2014, 07:452014
di Andrea Losapio

Probabilmente sarebbe stato il pupillo del presidente Massimo Moratti, anche più di Alvaro Recoba. Invece Harry Kewell, che ai tempi giocava nel Leeds, non imboccò mai la strada che portava sotto la Madonnina. Appiano Gentile era pronto ad abbracciarlo per nove milioni di euro, nell'estate 2003, invece il tempo decise diversamente. L'australiano di anni ne aveva ventiquattro, un enorme talento sia su calcio piazzato che da regista avanzato, e già sette stagioni da protagonista assoluto nel Damned United (Leeds, appunto) che di talenti in rampa di lancia ne aveva a non finire. Peccato che poi, una volta cambiata sponda - passando dallo Yorkshire alle sponde del Mersey - il genietto down under si scagliò con forza contro il suo passato più recente. Anche il Milan e il Barcellona lo avrebbero acquistato più che volentieri, ma Moratti era stato davvero vicinissimo ad acquistarlo. Tanto più che sembrava l'acquisto dell'anno, già bell'e fatto.
Le storie, anche le più belle, finiscono.

E ora, a 35 anni, Kewell ha deciso di dire addio al calcio giocato, dopo aver svernato qualche anno nella A-League, come Del Piero. Se non avesse avuto tanti infortuni - sembrava fatto di cristallo - probabilmente avrebbe deliziato le platee più a lungo, invece che concludere la propria carriera europea al Galatasaray. Kewell the Jewel poi decise di ritornare in patria, prima di una puntatina - sempre monetariamente soddisfacento - all'Al Gharafa. È stato il primo calciatore australiano a vincere la Champions League, e proprio contro il Gala aveva ricevuto un cartellino rosso il 5 aprile del 2000: per questo Kewell decise di scegliere, nella sua esperienza turca, il numero 19, quello che indossava con il Leeds nel giorno dell'espulsione. Per riappacificare i rapporti e per fare capire quale fosse la sua levatura morale. Anche per questo, probabilmente, Kewell sarebbe stato il beniamino di Massimo Moratti. Peccato non ci sia la riprova.