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L'Arsenal, Prandelli e la calcolatrice della Juve: top e flop della Champions

L'Arsenal, Prandelli e la calcolatrice della Juve: top e flop della ChampionsTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
giovedì 27 novembre 2014, 11:562014
di Andrea Losapio

Bella vittoria della Juventus che, a Malmoe, chiude la pratica solamente all'ottantottesimo con Tevez, aiutato dalla zolla e dal fallo di Morata in avvio di azione. I tre punti sono comunque meritati, come del resto quelli dell'Atletico Madrid, che umilia l'Olympiacos e si qualifica per gli ottavi di finale. Il Real continua a vincere, il Liverpool no, mentre l'Arsenal stacca il biglietto con una bella vittoria contro il Borussia Dortmund. Eliminato il Benfica, così come il Galatasaray.

I top

L'Arsenal - Due a zero, il solito gol di Alexis Sanchez - contestato per tredici gol in venti partite, roba difficile da digerire - e passaggio del turno acquisito, anche se probabilmente il posto sarà il secondo. Wenger dovrà puntare solo sulla Champions, vista la distanza siderale con il Chelsea in campionato.

Il timbro di Ronaldo - Messi chiama, il portoghese risponde. O quasi, perché la tripletta della Pulce apre un capitolo complicato, battendo il record di chiunque in Champions League. L'ex United però è a ventisei gol in diciannove presenze. Impareggiabile, o quasi.

I due gol del Monaco - Lucas Ocampos, predetto come uno dei grandi craque dei prossimi tempi, dà la seconda rete nel girone ai monegaschi. Che ora sono secondi nel girone e con un pareggio a porte inviolate contro lo Zenit potrebbe pure passare il turno in maniera paradossale. D'altronde c'è chi esce a 12 punti, come il Napoli l'anno scorso: è il bello della competizione.

I flop

Cesare Prandelli - Un punto in cinque partite, il suo Galatasaray sprofonda e non riesce nemmeno a salvarlo per l'Europa League. È andato in Turchia per vincere e non per i soldi, difficilmente gli riuscirà.

La calcolatrice della Juventus - Ancora una volta, ultima partita del girone e solite probabilità. Come un anno fa, un pareggio potrebbe bastare, ma con Simeone c'è tutt'altro che da stare attenti. Il problema è che, da Conte ad Allegri, il passo è stato brevissimo: bene in campionato, benino in Champions, ma ridotti a stare attenti alle possibili combinazioni. E l'Olympiacos, come il Galatasaray dello scorso anno, non è certo una big d'Europa.

Roberto - Probabilmente ha sparato tutte le cartucce nelle due occasioni contro la Juventus, in particolare sul rigore di Vidal che mantiene le speranze dei greci di passare il turno. Probabilmente si confonde e passa il pallone dell'uno a zero agli avversari. Poi ci pensa una difesa molto disattenta, per usare un eufemismo, sui calci piazzati per concludere in bruttezza la giornata.