L'elezione UEFA: Ceferin passo in avanti verso la Superlega?
Aleksander Ceferin è il nuovo presidente della UEFA. Non è una elezione banale, perché vinta con 42 voti - rispetto ai 13 del concorrente van Praag - durante il Congresso di Atene. E perché lo sloveno, avvocato 49enne, è stato anche accusato di avere appoggi alle spalle, seppur in maniera velata. Accuse rispedite al mittente, nonostante i buoni rapporti con Gianni Infantino, nuovo presidente della FIFA. Nel 2011 è stato eletto presidente della Federcalcio Slovena, dopo un periodo di apprendistato all'Olimpia Lubiana.
Il nuovo numero uno è stato chiaro. "Dovremo discutere della Champions League".
Perché la scelta di riportare a quattro qualificate per le quattro federazioni migliori, nel programma già ampiamente a conoscenza di tutti, non è digerita dai paesi minori, che si vedrebbero scippati dell'opportunità di sviluppare il calcio grazie agli introiti della massima competizione europea. Così bisogna capire perché le grandi Federcalcio, come la nostra, lo abbiano appoggiato. Ceferin sembra un passo in avanti per una Superlega con le migliori squadre europee, più che per una Champions più competitiva. Poi, certo, c'è la questione Mondiale, con solo 13 nazioni europee che si possono qualificare alla fase ai gironi, pur essendo contrario al mondiale a 40 squadre. Insomma, si prospettano sfide complicate per il nuovo presidente UEFA. E pure per i nostri club.