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L'importanza di Llorente. Per Tevez e per il centrocampo

L'importanza di Llorente. Per Tevez e per il centrocampoTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
mercoledì 5 novembre 2014, 07:002014
di Raimondo De Magistris

Nella serata di ieri la Juventus ha avuto la meglio dell'Olympiacos al termine di una gara a dir poco rocambolesca. Premesso che il successo ottenuto dai bianconeri è ampiamente meritato, c'è da sottolineare come anche questa volta la compagine ellenica abbia saputo far male alla difesa bianconera sfruttando nel migliore dei modi i piazzati a disposizione. Stavolta, però, una volta in svantaggio i ragazzi di Allegri non hanno perso quella lucidità necessaria per orchestrare la reazione e anche grazie a un pizzico di fortuna sono riusciti a ribaltare il punteggio e a tornare in corsa sia per la qualificazione agli ottavi di finale che per la conquista del primo posto nel gruppo A.
A cambiare le sorti di una partita che sembrava maledetta e troppo simile ad altre recenti disfatte europee è stato l'ingresso intorno all'ora di gioco di Fernando Llorente. Il centravanti basco ha preso il posto del connazionale Morata e ha dato linfa a un reparto che fino a quel momento aveva prodotto poco o nulla. Llorente non sono ha siglato il gol del pareggio con l'involontaria e decisiva complicità di Roberto, ma ha anche servito a Pogba il pallone per il definitivo 3-2 e creato tante altre occasioni non sfruttate dai suoi compagni di squadra.


L'ex Athletic, a differenza di Morata che predilige attaccare la profondità, ha qualità importantissime per esaltare il gioco della squadra. Stazione nella trequarti avversaria - spesso spazio alla porta - e crea con i suoi movimenti e il suo gioco di sponda gli spazi necessari per permettere sia a Tevez che ai centrocampisti di inserirsi. Un tipo di gioco che non gli dà la possibilità di segnare tanti gol, ma che esalta la manovra corale.
Ecco spiegato, quindi, perché in questo avvio di stagione Allegri gli ha preferito un minutaggio quasi triplo rispetto a quello di Morata, nonostante un solo gol segnato contro i due dell'ex Real Madrid. Llorente è il perno dell'attacco e rinunciarci vuol dire compromettere le prestazioni di un intero reparto.