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L'inutilità della moviola in Juventus-Roma

L'inutilità della moviola in Juventus-RomaTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
martedì 7 ottobre 2014, 07:152014
di Andrea Losapio

Chissà cosa c'è dietro l'idea di non volere inserire la moviola in campo. Perché gli arbitri sbagliano a senso unico? La Juventus dovrebbe fare un campionato a parte.
Quante frasi, troppo simili fra loro, hanno dato luogo a risse verbali tra ieri e l'altro ieri, alla fine di Juventus-Roma? Inutile contarle, perché è pure difficile avere memoria di tutte quante senza farne un torto ad altre. Va da sé che, in una gara che rischia di decidere un campionato (ma non è un po' presto? Nemmeno Juventus-Inter con il famoso scontro Ronaldo-Iuliano era completamente decisiva) più di qualcuno si possa scatenare in accuse e voli pindarici. Sin da Garcia, con il violino che ne ha decretato l'espulsione, per finire alla zuffa Manolas-Morata: normale, soprattutto sentendosi parte in causa.
La realtà è che, a due giorni di distanza, risultato ancora più o meno impossibile dare torto o dare ragione a una fazione. Rocchi ha pochissimi secondi per rendersi conto della situazione, prenderne atto e poi scegliere gli adeguati provvedimenti. E il presunto fallo di Holebas su Marchisio, alla prima situazione utile, poteva regalare subito un grande alibi: avesse dato rigore ed espulsione probabilmente sarebbe stato tutto diverso. E nemmeno troppo criticabile, perché è una situazione border line che può essere facilmente equivocata ed equivocabile.
Perché, insomma, Rocchi può avere sbagliato in buonissima fede? Perché sul primo rigore la barriera, pur lontana, è ben dentro l'area di rigore. L'arbitro ha prima concesso la punizione dal limite, poi si è reso conto come i nove metri finissero ben dentro il rettangolo, indicando poi il dischetto. Probabilmente non ne era convintissimo, ma ancora le immagini non chiariscono se sia dentro o meno. Come non lo chiariscono con sicurezza assoluta sul fallo netto di Pjanic su Pogba: in quel secondo è complicato prendere una decisione, certamente l'errore sta a monte, ovvero nel continuare a fare giocare oltre il minuto di gioco consentito. Svista veniale se non succede alcunché, appiglio a cui aggrapparsi con forza per i romanisti. Senza però ricordarsi dell'occasione di Gervinho e soprattutto dell'infortunio di Caceres: da regolamento trenta secondi in più, il fallo arriva a 46' e 24''.


In mezzo il rigore di Totti: anche qui si può arguire che la palla sia lontana dal Capitano, e che con Lichtsteiner ci sia abbraccio ben corrisposto. L'errore però dello juventino qui appare marchiano, giusto non sorvolare e concedere il rigore. Ma pure se ci fosse stato un fallo all'attacco, probabilmente, sarebbe stato difficile (non?) lamentarsi. La realtà è che non c'è moviola che, se consultata, avrebbe dato serena interpretazione. Tanto più che gli stessi giornali sono stati in grande difficoltà.
Più facile, sulla carta, il tiro di Bonucci: sarebbe stato da annullare, probabilmente, perché è vero che Skorupski vede partire il pallone, ma a un certo punto scompare causa Vidal che è davanti al suo cono di osservazione. Per questo il cileno diventa protagonista attivo dell'azione, pur non facendo nemmeno mezzo centimetro verso il pallone. Nel calcetto è un colpo praticato e praticabile, a undici no causa fuorigioco. Eppure arbitri internazionali e disposizioni fifa direbbero il contrario. Insomma, il buonsenso direbbe una cosa, il regolamento un'altra. O meglio, l'interpretazione di ciò che è stato pubblicato, perché sarebbe bello capire la posizione del massimo organismo internazionale.
Insomma, Rocchi è stato certamente sfortunato, non ha arbitrato nel migliore dei modi (anche per una questione di cartellini e gestione della partita), ma da qui a farlo diventare caso paradigmatico per eccellenza, beh, ce ne passa. Certamente è un bello spot contro gli antimoviolisti: in primis perché nessun replay avrebbe dato certezza assoluta, nemmeno adesso. E poi perché, per almeno due settimane, non si parlerà d'altro. E sia mai che in Italia si possa parlare solamente della traversa di Morata o dell'errore sotto porta di Pjanic.