Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

La crisi del Napoli al di là di Calvarese

La crisi del Napoli al di là di CalvareseTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
lunedì 23 marzo 2015, 12:002015
di Raimondo De Magistris

Gianpaolo Calvarese ieri sera al San Paolo è stato per distacco il peggiore in campo. Al netto del gol regalato a Pinilla nonostante un fallo su Henrique, l'arbitro della sezione di Teramo ha penalizzato oltremodo gli azzurri con falli simili valutati in modo diversi, vantaggi concessi senza alcun criterio e un recupero praticamente mai giocato, che ha mandato su tutte le furie Benitez espulso pochi attimi prima del triplice fischio. La premessa è necessaria perché spiega buona parte dei motivi che non hanno permesso al Napoli ieri di avere la meglio dell'Atalanta. Il gol di Pinilla è arrivato nel momento decisivo della partita, le continue interruzioni hanno reso la successiva rimonta - riuscita solo a metà - una corsa a ostacoli troppo breve per essere completata.
La premessa, però, non può celare la pochezza di un Napoli che non può e non deve nascondersi dietro agli orrori di Calvarese per giustificare un rendimento terribile: cinque punti nelle ultime sei partite per la gioia delle due romane che adesso sembrano due miraggi piuttosto che due squadra da inseguire.

Il Napoli è ormai da tempo irriconoscibile. Quando l'attacco non gira i limiti difensivi diventano ancor più evidenti e rovinano prestazioni che viaggiano sul filo dell'equilibrio. E' capitato ieri con la leggerezza di Henrique, ma era già successo con Palermo, Torino Inter e Verona negli ultimi quaranta giorni.
In attacco ai gol di Higuain non si accompagnano più quelli di Callejon, una sola realizzazione tre mesi e mezzo fa in questo 2015. E l'assenza di Insigne - l'unico tra i quattro giocatori d'attacco che riusciva a coniugare le due fasi di gioco - è ormai un macigno che via via diventa sempre più pesante.
A centrocampo il problema già palese la scorsa Primavera non è mai stato risolto e adesso tutti i nodi stanno venendo al pettine. Era difficile ieri sera tenere il conto dei passaggi sbagliati da Inler e David Lopez, una mediana di contenimento che non ha le giuste qualità per supportare l'attacco.
Oltre al reparto offensivo, insomma, c'è troppo poco. E quando questo cala il Napoli diventa una squadra normalissima. Un monito per questo finale di stagione, ma anche per la prossima estate. Quando la società - Champions o no - sarà chiamata a recitare un ruolo da protagonista per rendere ancor più ambizioso il progetto.