La Fiorentina naufraga sotto i colpi di Stindl. Paulo Sousa, ciclo finito

Dalle stelle alle stalle. La Fiorentina esce a pezzi dalla doppia sfida col Borussia Moenchengladbach e dice addio all'Europa League, probabilmente l'ultimo obiettivo stagionale dei gigliati attualmente ottavi in campionato e fuori dalla Coppa Italia. Dopo l'ottimo avvio con reti di Kalinic e Borja Valero, i viola si sono pian piano spenti fino al tracollo firmato da Lars Stindl, capitano tedesco e vero e proprio mattatore della serata fiorentina con una splendida tripletta. La Fiorentina in generale ha mostrato le solite lacune di personalità e uno spirito non proprio adatto ad una competizione europea. I tedeschi, al contrario, non si sono mai disuniti nonostante lo svantaggio di tre reti (complessive) a poco meno di un'ora dal termine della gara.

La tripletta di Stindl e la rete di Christensen hanno spezzato le gambe ai viola, che da quel momento non sono più riusciti a creare trame di gioco interessanti nonostante la buona verve del subentrato Ilicic. Punteggio finale di 4 a 3 per i tedeschi che a fine partita hanno comunque meritato il passaggio del turno aprendo una vera e propria crisi per quanto riguarda la Fiorentina e, soprattutto, il suo allenatore Paulo Sousa. Il ciclo del portoghese a Firenze, dopo questa cocente eliminazione, sembra definitivamente finito a prescindere dalle decisioni che verranno prese. Menzione d'onore, infine, per Federico Chiesa: il talentino classe '97 è sembrato l'unico, nelle fasi finale della gara, a credere nell'impresa.