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La Juve e i ruoli ben definiti: solo Marotta parla di mercato

La Juve e i ruoli ben definiti: solo Marotta parla di mercatoTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 17 giugno 2015, 06:152015
di Giulia Borletto

Nei mesi dedicati al calciomercato, di cosa si può parlare se non di calciomercato. Anche i presidenti dei club di Serie A l'hanno capito. Ieri mattina Pallotta ha tenuto a rapporto i giornalisti per un'ora e mezza e i temi toccati sono stati soprattutto inerenti al mercato. In casa Juve invece i ruoli sono ben definiti: il presidente Agnelli analizza la stagione della squadra, gli introiti e tiene i rapporti con le istituzioni. Beppe Marotta invece spiega le trattative, parla con procuratori ed intermediari e soprattutto con la stampa. L'ha fatto proprio nella recente giornata passata a Milano, giornata in cui si è diviso tra il centro e la zona fiera, ospite di Casa Corriere all'Expo. In mattinata c'è stato spazio per le chiacchiere con il Sassuolo, perché questo sarà l'anno giusto per Berardi e Zaza in bianconero. La passata stagione i due giovani talenti hanno scelto di rimanere in Emilia, forse perché non ancora pronti a passare in un top club.

Per Zaza la Juve vanta un diritto di riacquisto fissato a 15 milioni, Berardi invece è sempre a metà tra i due club, con la seconda metà del cartellino già quantificata in 15 milioni. I due potrebbero però separarsi per la prima volta e incontrarsi nuovamente a Torino solo dal 2016, questo perché solo il primo è al momento sicuro al 99% di trovarsi a Vinovo a metà luglio. Per il secondo infatti potrebbe profilarsi un altro anno alla corte di Di Francesco o in prestito in qualche altro club. I prossimi giorni potrebbero essere decisivi, così come per Tevez. L'argentino infatti deve decidere se lasciare subito la Juventus o arrivare a fine contratto per poi tornare nel suo paese d'origine. I bianconeri non hanno nessuna intenzione di obbligarlo a rimanere, ma i tempi di attesa ora sono notevolmente diminuiti. Entro il week end il numero 10 deve scegliere, per buona pace dei tanti tifosi che sperano di non dovergli dire addio così presto.