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La Juve e la nuova svolta di Allegri. Per fare meglio di due anni fa

La Juve e la nuova svolta di Allegri. Per fare meglio di due anni faTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
lunedì 23 gennaio 2017, 11:302017
di Raimondo De Magistris

Pjanic, Cuadrado, Mandzukic, Dybala e Higuain. Tutti insieme dal primo minuto, appassionatamente. La Juventus che s'è presentata ieri allo Stadium era una squadra molto diversa rispetto a quella che nel turno precedente è caduta in quel di Firenze. Più offensiva, più divertente, più incisiva in zona gol. Nel momento più delicato di una stagione che fin qui sta comunque rispettando le attese, Max Allegri ha cambiato modulo varando un 4-2-3-1 ultra-offensivo: Pjanic retrocesso sulla linea dei centrocampisti al fianco di Khedira, Asamoah terzino sinistro e quattro attaccanti - con Mandzukic nell'inedito ruolo di ala sinistra - per disintegrare fin dai primi minuti le resistenze biancocelesti. Operazione riuscita. Perché la Lazio ha alzato bandiera bianca pochi minuti dopo il fischio d'inizio, schiacciata dai gol di Dybala e Higuain ma, più in generale, da un peso offensivo eccessivo, che ha impiegato davvero poco a infrangere la diga della Lazio.

Una svolta repentina, improvvisa, ma non sorprendente perché Max Allegri già in passato ci ha abituato a mosse del genere. "In settimana dopo un allenamento ho capito che c'era da cambiare, ho avuto qualche dubbio ma già ieri avevo parlato in conferenza di terza soluzione", ha detto il tecnico bianconero nel post-partita. La svolta è arrivata mercoledì. "Mi sono svegliato la mattina e ho deciso che dovevo cambiare". E così è stato, un cambio necessario soprattutto in vista di una Champions che è competizione molto diversa del campionato. Con avversari del tuo stesso livello non bastano i campioni: serve spettacolo ed equilibrio al tempo stesso, serve giocar bene. E la Juve di ieri lo ha fatto.

C'è un precedente, però. E' datato 4 novembre 2014. E' la prima Juve di Allegri che non riesce ancora a scrollarsi di dosso l'etichetta di squadra ancora troppo ancorata agli schemi e alle idee di Antonio Conte. La Juventus nelle prime tre giornate di Champions aveva conquistato solo tre punti e in casa contro l'Olymiacos lascia la difesa a tre per affidarsi a un 4-3-1-2 che fin da subito darà risultati eccellenti. Quella Juventus col modulo nuovo di zecca vinse il campionato, la Coppa Italia e arrivò in finale di Champions. Quest'anno, l'obiettivo è fare ancora meglio.