La Juve può fare a meno di Vidal?

In una serata strana, dove la Juve affronta un'Atalanta in emergenza (fuori per vari motivi Benalouane, Biava, Stendardo, Carmona, Gomez, Maxi e Pinilla, sette titolari) ma non riesce a sfondare, qualcuno può ben ricordare che Vidal si trova in tribuna. O meglio, nemmeno fra i convocati, ufficialmente per un problema al tendine. Però sono troppo vivide le immagini di lui che sbraita - o quasi - dopo l'ennesimo cambio. E poi il rigore sbagliato con il Cesena, che ha fatto scaturire il due a due meno previsto della storia, con i bianconeri romagnoli decisamente meno forti della Juventus. Dovessimo prendere le ultime partite, fra Juve e Borussia, ci sarebbe poca storia. Vero la vittoria con il Milan, ma il pareggio con il Cesena e l'affermazione con l'Atalanta puzzano di falso positivo.

Dall'altra parte ci sono i tedeschi, certo in crisi ma che vincono tre gare su tre, pur convincendo (a parte in difesa, storico tallone d'Achille delle squadre di Klopp) ma che poi sente la musichetta di Champions e si trasforma, un po' come il Milan di Ancelotti qualche anno fa.
Ma è possibile vedere una Juventus senza Vidal? Forse ora sì, ma dello splendido giocatore di un anno fa che è rimasto? Perché il cileno, a patto che non abbia infortuni, è di fatto un intoccabile. Pereyra è una buona riserva finché l'avversario è l'Atalanta, ma anche Milan e Inter, ma solo per una questione di contingenza e di opportunità. Vidal è il titolare fisso, ma il problema è che il centrocampo della Juve, con quel 4-3-1-2 che assomiglia tanto al modulo che aveva messo in disparte Pirlo, penalizza davvero troppo il cileno, abituato a sganciarsi e trovare incursioni nelle linee nemiche. Ma questa Juventus può fare a meno di Vidal? La realtà è che no, i grandi campioni - come il cileno - non vanno persi. Chiedere al Pirlo milanista ulteriori informazioni.