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La lenta rivoluzione cinese. Lippi e i migliori giocatori della sua Nazionale

La lenta rivoluzione cinese. Lippi e i migliori giocatori della sua NazionaleTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
mercoledì 22 febbraio 2017, 08:152017
di Marco Conterio

Yuning Zhang gioca poco al Vitesse Arnhem in Olanda ma la sua giovane stella è tra quelle più lucenti dell'universo cinese. Che è reduce da un big bang per quanto riguarda il mondo del pallone e che ha un mirino ben puntato. Davanti alla sede del settore giovanile del Guangzhou Evergrande c'è una replica alta quaranta piedi della Coppa del Mondo e un motto. "La comune volontà crea la gloria". La Cina è fabbrica di talento, letteralmente per antonomasia. Ha scelto sulla propria panchina uno dei migliori e più vincenti maestri di calcio come Marcello Lippi che proprio a Canton ha conseguito successi come nessun altro in terra d'Oriente. E' e sarà la guida di una Cina che finora ha faticato, che finora non è stata Cina. Di una Nazionale che vuole prendersi il Mondiale del 2026 in casa e, contestualmente, pure vincerlo. Per farlo avrà bisogno di ben altro di quello che è il materiale umano ora a disposizione e per questo il presidente Xi Jinping ha deciso di aprire a fortissimi investimenti per il calcio nazionale. L'apertura all'acquisto di grandi campioni, tra Tevez, Oscar, Guarin e dintorni, ne è il chiaro esempio ma la volontà di proteggere il prodotto calciatore autoctono, così come quella di creare delle vere e proprie factory lo è altrettanto. Giovani in campo e nei campi da calcio sin da piccolissimi. Il Consiglio di Stato, nel marzo 2015, ha deliberato la direttiva per l'apertura di oltre 50mila scuole calcio sul territorio cinese, almeno una per ogni contea. Quella dell'Evergrande, quella della Coppa del Mondo e del motto di cui sopra, è costata oltre 170 milioni di euro ed è la più grande del mondo. Ma ad oggi, chi sono i migliori giocatori del calcio cinese, quelli della Nazionale di Marcello Lippi anche in prospettiva? Oltre a Zhang, occhio a Lei Wu, esterno destro classe 1991 dello Shanghai SIPG, già 40 presenze e 7 gol con la Cina sin dalla giovane età di diciotto anni.

Al Beijing Gouan gioca l'esterno sinistro Xizhe Zhang, classe 1991, capace anche di giocare sull'altro out e pure da trequartista. In Europa ci ha provato con il Wolfsburg ma il suo stint tedesco ha avuto ben poca fortuna e così, con una plusvalenza per il club della Wolkswagen di 500mila euro, è tornato al Beijing. Impossibile non menzionare Yuhao Zhao, costato all'Hebei China Fortune la bellezza di 20 milioni e valutato meno di mezzo milione secondo le stime di mercato. Gioca difensore e mediano, ha ventiquattro anni ed ancora Lippi non l'ha chiamato in Nazionale. Ci andrà presto, le cifre sono le storture dovute al regolamento che implica lo schieramento in campo di almeno otto cinesi: quelli forti sono pochi, per questo costano ben più della norma. Zhao come Hongbo Yin, anche lui pagato 9 milioni dallo stesso Hebei mentre lo Shanghai Shenhua, per un altro mediano come Shilin Sun, è costato 8,2. Il primo, quanto meno, ha già esordito in Nazionale, ma difficilmente prenderà il posto di Xi Wu del Jiangsu. Dietro il leader è senza dubbio Linpeng Zhang, classe '89 e leader della Cina e del Guangzhou dall'età di vent'anni insieme al compagno di squadra e coetaneo Fang Mei. Chi li insidia è Li Ang, classe 1993 del Jiangsu, o magari uno dei migliori giovani della nazionel come Hanwen Deng, terzino destro classe 1995 del Nei Mongol Zhongyou. Il punto è che la Cina è una Nazionale con giocatori non di primo pelo e per questo il ct italiano deve gioco forza anche pescare tra i più giovani. Ci sta provano, nelle ultime uscite ha chiamato anche l'esterno mancino Jinxian Wang del Dalian Yigfang, classe 1996, o Xiaoming Li dello Shanghai Shenhua. Però è ancora poco, per i sogni di gloria della Cina. Zhang non basta, i maxi investimenti stranieri neanche. Per il progetto serve tempo e i Mondiali del 2026 non sono così lontani come sembra.