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La lezione di Paulo Sousa. A Paulo Sousa

La lezione di Paulo Sousa. A Paulo SousaTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca 2016
lunedì 16 gennaio 2017, 12:092017
di Marco Conterio

Paulo Manuel Carvalho de Sousa ha un carattere complicato. Difficile. Introverso. Orgoglioso. Permaloso. Testardo. Cocciuto. Da allenatore non ha mai aperto un ciclo, forse per volontà, magari per intenzione, chissà per voglie altrui. QPR, Swansea, Leicester, Videoton, Maccabi Tel Aviv, Basilea. Mai due stagioni complete di fila, sintomo e simbolo dell'irrequietezza di un tecnico che deve ancora trovare la sua dimensione, la sua identità. Anche a Firenze la sua storia pare volgere al desio ma ieri ha dato una lezione a molti.

In primis a sè stesso. Sousa ha capacità tattiche, sa leggere le partite. Sa affrontare le grandi ma non imporsi con le piccole, perché quello è il passo di chi sa guardarsi allo specchio e riconoscere i propri pregi e i propri difetti, di chi sa leggere la propria identità e imporla all'avversario. Sousa, ancora, non ci riesce. Con le grandi sì, tanto che al Franchi ha fermato la Roma, battuto ieri la Juventus. Ha dimostrato che è un profondo conoscitore delle tattiche e quando capirà che il suo primo nemico sono solo le sue forzature, le sue uscite a vuoto contro i taccuini, la sua poca malleabilità, farà il salto in avanti. Ne ha le capacità, pure il carattere ma quello deve imparare a domarlo, piuttosto che a farsi gestire da lui. Troverà anche una piazza dove aprire un ciclo, perché a Firenze la sua storia sembra destinata a terminare in estate. Per l'ennesimo tramonto. In attesa di una vera alba.