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La parabola di Okaka: la riserva divenuta titolare. Oggi vicino all'addio

La parabola di Okaka: la riserva divenuta titolare. Oggi vicino all'addioTUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
martedì 20 gennaio 2015, 08:302015
di Simone Bernabei

Stefano Okaka ad inizio anno, complice l'arrivo in pompa magna di Gonzalo Bergessio, doveva essere il secondo attaccante della Sampdoria, proprio alle spalle dell'ex Catania. Il lavoro, la fisicità ed il mettersi al servizio della squadra hanno però capovolto le (ipotetiche) gerarchie, e così ecco spiegate le 19 presenze stagionali, quasi tutte da titolare. La Samp girava a meraviglia, Okaka era il terminale perfetto della squadra operaia costruita dal tecnico serbo e la convocazione di Conte fu la ciliegina sulla torta del suo splendido inizio stagionale. Fino a ieri, quando qualcosa si è rotto, forse irrimediabilmente. Gli imminenti arrivi di Muriel e Eto'o ne hanno minato la serenità, prova ne sia il diverbio andato in scena a Bogliasco con Mihajlovic e Osti.

Che oggi, 20 gennaio, devono seriamente fare i conti con questa situazione. Alla chiusura del mercato mancano poco meno di due settimane, e Okaka dopo una prima metà di campionato da protagonista non vuole cedere lo scettro. Milan e Inter ci hanno pensato a più riprese, e se fino a una manciata di giorni fa il suo nome sembrava sull'elenco degli incedibili, oggi tutto è cambiato. E la Samp, dopo i malumori espressi, potrebbe davvero ascoltare le offerte. A gennaio muovere gli attaccanti non è mai semplice, ma forse è proprio questo il momento giusto per monetizzare al massimo dal suo cartellino...